C'è una sola domanda che mi attanaglia le viscere da quando ho chiuso il libro: ma che caaaaazz ho letto?
Di che parla sto libro?
All' inizio pensavo fosse una vecchia di 90 anni rinchiusa nel corpo di una novenne che sente le emozioni di chi prepara il cibo. Poi cresce e arriva il fratello sedia che boh?
Davvero, boh?
È la storia scontata di una famiglia di gente emotivamente disturbata e incapace di comunicare qualsiasi tipo di emozione o sentimento al resto del mondo. A un certo punto le cose sembrano farsi interessanti...ma niente. Non succede niente e si va tutti a pranzo a mangiare patatine fritte.
Rose è una specie di mutante con un potere fantastico, potrebbe conquistare il mondo e farsi pagare miliardi per questa cosa ma è un'apatica stronza quindi, di nuovo, niente.
Capisce che il fratello è depresso a morte mangiando un panino da lui preparato e la sua unica preoccupazione è non mangiare più roba preparata da lui perché fa schifo. Capite che infame?
Scopre che la madre ha l'amante ma chissenefraga babbo mio, nessun rimorso nel doverlo guardare in faccia ogni giorno sapendolo cornuto.
È un racconto che si inserisce nel genere del realismo magico, con spunti interessanti all'inizio ma a breve trasmuta in storia senza senso con personaggi che si perdono e dove, va detto, l'unico momento degno di menzione in cui si raggiungono vette letterarie altissime è nella descrizione del matrimonio : "sì, sì. Bacio"
Il sogno inconfessabile di qualsiasi invitato.
Insomma, con mio estremo disappunto, Rose a un certo punto muta, cambia potere e digievolve in codice a barre in grado di snocciolare qualsiasi informazione circa l' origine organolettica del cibo che ingurgita, roba che sarebbe la gioia di ogni capo squadra dei Nas di tutto il mondo ma figuriamoci, meglio fare la lavapiatti.
Se proprio devo trovare un significato a questo supplizio è che forse, altri non è che la storia di un'accettazione e di un rifiuto.
La metafora di tutto il libro potrebbe essere questa: vivere è una scelta.
Del resto lo diceva qualcuno tempo fa, la vita è come una scatola di cioccolatini, c'è chi decide di mangiarseli e chi diventa la scatola
...ContinuaPurtroppo non ho colto per niente il senso di questo romanzo, pensavo che la dote particolare della protagonista avrebbe avuto una parte centrale nel racconto ma a mio avviso ha avuto un ruolo marginale. Va bene il racconto fantasy ma quello che succede al fratello è "no sense" difficile da capire. La mancanza di punteggiatura nei dialoghi rende il tutto ancora più pesante... Per me è stata una vera delusione!
...ContinuaÈ un libro doloroso e confuso .Non mi spaventa leggere il dolore in un momento di dolore ... a volte trovo conforto in un dolore più grande ma non sopporto la presunzione della mediocrità che si nasconde nella protagonista. Sì alla debolezza, alla fragilità, alla timidezza, al pudore ... considero valori tali qualità ma la mediocrità che non si combatte ... no. E questo libro è mediocre in tutto.
...ContinuaIl titolo mi ha deviata stavolta. Mi aspettavo un racconto sognante, un po' fiabesco, qualcosa di dolce e avvolgente...
E invece di dolce qua non c'è molto, è una storia ricca di tristezza e angoscia, abbastanza diversa dall'idea che mi ero fatto "a sentimento", giudicando un po' da titolo e copertina, ovviamente senza leggere recensioni nè trama ;p
Rose alla vigilia del suo compleanno assaggia il dolce che sua madre ha appena sfornato per lei, ma ha una brutta sorpresa: quel dolce profumatissimo non sa di limone e neanche di cioccolato... sa di tristezza, di infelicità.
Scopre così di avere un dono non richiesto e non molto simpatico: riesce a capire, assaggiando il cibo, l'umore di chi lo ha cucinato.
E pazienza quando si tratta dell'insoddisfazione dell'apprendista pasticcere, o della tremenda fretta della collega! I guai arrivano quando i suoi familiari, le persone a lei più care, iniziano a cucinare cose che sanno di tremenda angoscia e grandi sensi di colpa.
Un romanzo diciamo di formazione, con qualche piccole elemento "magico", ben scritto, con uno stile semplice e diretto, e con molto cura nel rappresentarne i protagonisti e i loro rapporti, che siano tra fratelli, tra amici o tra genitori e figli.
Unica pecca: non solo Rose ha un dono speciale in questa storia... ma quelli degli altri non vengono sufficientemente approfonditi... mentre sviluppando questo lato secondo me si sarebbe ottenuto un romanzo molto più bello e completo... che invece sul finale lascia un po' di amaro in bocca. Peccato!
...ContinuaUn po' difficile esprimermi. Mi aspettavo qualcosa di più coinvolgente, anche se non lo considero un brutto racconto. Forse, a partire dall'idea iniziale, si potevano sfruttare meglio molti spunti che invece restano lì, accennati o proprio ignorati. Un po' uno spreco, peccato!
...Continua