«Non sa mai quando sta per arrivare. E non può fare niente per impedirlo». Non fosse per i catastrofici, irrefrenabili starnuti, il piccolo Sammy sarebbe un bambino come gli altri. È invece un involontario agente del disordine, che con i suoi «Chow!» «Non sa mai quando sta per arrivare. E non può fare niente per impedirlo». Non fosse per i catastrofici, irrefrenabili starnuti, il piccolo Sammy sarebbe un bambino come gli altri. È invece un involontario agente del disordine, che con i suoi «Chow!» mette a soqquadro i riti familiari, le consuetudini borghesi, il vivere civile della metropoli. Così – al ristorante o durante una gita in barca, davanti a una sfilata o in un negozio di giocattoli – Sammy starnutisce, seminando imbarazzo, scompiglio, panico, quando non vera e propria devastazione. E pagandone le conseguenze. Questo è il semplice canovaccio di Little Sammy Sneeze, pubblicato sul «New York Herald» tra il 1904 e il 1905 da Winsor McCay, pioniere dell’animazione e padre del fumetto moderno. In queste pagine, dove l’umorismo cede progressivamente il campo all’iperbole fantastica, l’autore mette alla prova le qualità che ne faranno l’inventore di un nuovo linguaggio e il creatore di universi onirici. ...Continua Nascondi