Ho comprato questo libro più o meno alle cinque del 16 Maggio, per finirlo quattro ore dopo. Ho amato tutto di questo romanzo e respirato qualsiasi scambio di battute e cambio di scenario, dalle strade buie e piovose che inghiottono Nancy alla piccola cittadina portuale in cui Stephen si aggira confuso e disperato alla fine del romanzo. Atmosfere degne del migliore romanzo (e film) noir: il paragone con il mondo del cinema sorge spontaneo, perché la scrittura affilata ed espressiva di Simenon sembra quasi regalare delle vere e proprie inquadrature. Ho semplicemente divorato questo libro e, per quanto mi renda conto che faccia parte di un genere ben definito e con i suoi cliché, non ho assolutamente niente da sottolineare in quanto a difetti. Grazie Georges, credo che esplorero' altri romanzi che non abbiano il commissario Maigret come protagonista.
...ContinuaPiu' che un romanzo e' un noir. Ben scritto ma scontato.
Non sono un appassionato di Simeon e questo suo secondo libro che leggo mi conferma che non e' il mio genere: Noir con retrogusto di Giallo. Letture semplici.
Simenon mi ha riconquistata. Dopo qualche lettura che mi aveva fatto storcere il naso, con questo romanzo ambientato a New York mi ha fatto ricordare perché in passato me ne sono innamorata. Steve e Nancy sono una coppia sulla trentina, sposati da 11 anni e hanno due figli, un maschio ed una femmina. Vivono su binari tranquilli, tutto è stabilito, mai un impennata, una botta di vita. Mi viene in mente una battuta della Cortellesi, “Daje a ride’” che è perfetta. Una coppia in cui uno decide e l’altro acconsente e cambia fino ad annullarsi e snaturarsi. Magari agli occhi degli altri il mantenere questa immagine di felicità da quadruccio antico va anche bene ma la vita cadenzata, abitudinaria e noiosa alla fine può portare ad una rottura e scoperchiare un vaso di pandora tenuto insieme con lo scotch da pacchi. Eppure l’amore c’è ma a volte non basta. Perché non prendere strade diverse e tentare di essere felici? Per paura della solitudine? Ma non è meglio star soli che vivere a metà? A volte basterebbe chiederselo e rispondersi con onestà. Tra loro due questo ribollire esplode durante il viaggio per andare a riprendere i figli in un campeggio ed è proprio Steve a dare uno scossone alla loro vita, infrangendo per sempre quel vaso di (falsa) tranquillità. Ma non sarà solo questo a travolgerli come un fiume in piena e portarli fino ad un finale impossibile ma credibile.
Grandissima lettura
Un bel romanzo psicologico –Simenon raramente delude- ma non eccezionale. In poche pagine lo scrittore racconta, nel tempo di un weekend, la crisi di una coppia soffocata all’interno dei “binari” delle regole e delle abitudini della vita quotidiana, impegnata nel lavoro, nella cura dei figli e nella cura della casa. La crisi non è raccontata tanto a parole quanto a gesti ed azioni dei protagonisti: Steve, un uomo mediocre imbavagliato nei riti della quotidianità, è irresistibilmente attirato nel tunnel, come si legge nella prima riga del romanzo, del whisky, si ubriaca e solo in quei momenti affiora il suo inconscio che esprime tutte le frustrazioni e il rancore verso una moglie più brava di lui sul lavoro, con più successo, sempre perfetta e ligia alle regole. Cosa può accadere quando la coppia si mette in viaggio in auto verso il Maine per andare a riprendere i figli nel campeggio estivo e Steve, a stretto contatto con Nancy e vergognandosi per i suoi rimproveri per la quantità di alcool che beve, sente sempre più forte il bisogno di entrare nel tunnel? Il loro viaggio non è solo quello stradale, nella notte, incolonnati con altri migliaia di automobilisti su strade tutte uguali in cui è facile perdersi, ma è anche e soprattutto un viaggio interiore, che ha fermate ed incontri drammatici, il cui esito potrà essere soltanto o il ritrovare sé stessi, i propri sentimenti rimasti soffocati nel solito ritmo di vita di ogni giorno, oppure l’affondare sempre di più nella crisi. In genere in Simenon c’è sempre un punto di svolta, un evento inaspettato che farà cambiare il corso degli eventi: in questo romanzo c’è sì un evento drammatico che sconvolge la coppia e provoca una reazione, ma non è così inaspettato, ed è stato questo a lasciarmi un po’ delusa. Per il resto un grande Simenon, come sempre.
...Continua