I've read so many references to this book that eventually I decided to read it. I was very surprised however of how unlikable the protagonist was. I was expecting a tragic figure - and in a way she is - but not this an annoying self-involved ungrateful person as it is. However I could not detach emotionally from the book and was in a spell all throughout. She is still coming up in my mind. Anyway the book is funny, and tragic, and ironic, and sad, and I wished I could have read it in French for a more precise linguistic appreciation. This translation dates the 1950's and I may have liked a more current version, still a bit of language ageing does not hurt it.
...ContinuaSicuramente non doveva essere facile all'epoca dire così apertamente che un buon matrimonio e una posizione sociale rispettabile non sempre bastano a dare la felicità. Lei non è altro che l'odiosa insoddisfazione nei confronti della quotidianità nascosta in ognuna di noi e sviluppata all'ennesima potenza senza badare alle conseguenze. Troppo lento ed eccessivamente descrittivo per metterlo tra i preferiti ma ne ho apprezzata la capacità di far riflettere.
...ContinuaCapita raramente di provare così tanti sentimenti contrastanti nei confronti di un solo personaggio. Nel corso del racconto Emma è stata in grado di suscitare in me empatia ma allo stesso tempo repulsione, compassione ma allo stesso tempo biasimo. Giunta alla fine del romanzo non sono riuscita a prendere una posizione definitiva nei suoi confronti, mi assomiglia così tanto che condannare azioni, seppur assurde e palesemente autodistruttive, che probabilmente sarei finita per compiere io stessa al posto suo trovandomi nella stessa situazione sarebbe stato ipocrita. Ciò che più sorprende è come Flaubert, pur essendo uomo, sia stato in grado di indagare e svelare in maniera così verosimile l'animo di una donna che pur se vissuta secoli fa risulta sempre attuale agli occhi di una ragazza del ventunesimo secolo. Emerge chiaramente inoltre una spiccata critica alla società del secolo, nel pieno dei fermenti e degli entusiasmi del positivismo è chiara l'opposizione dell'autore alla mentalità emergente che vuole la scienza al centro, come unica lente per guardare la realtà. Nel corso delle pagine più volte fa trapelare la sua posizione costruendo vicende e situazioni nelle quali la scienza fallisce miseramente e la religione risulta forse l'unica consolazione seppur magra e poco concreta. La comunità bigotta nel quale vivono i protagonisti, i personaggi caratterizzati in modo preciso, dall'uomo di chiesa allo strozzino opportunista, dal farmacista ottuso ed egoista che mira unicamente alla fama alla domestica ingrata e senza rispetto. L'atteggiamento che il paese assumerà davanti alla morte di chi fino a poche ore prima faceva parte della loro vita quotidiana mi ha lasciata spiazzata e quasi sconcertata, nonostante sia purtroppo tristemente tutto riconoscibile tuttoggi, così come il destino di chi fallisce, destinato all'abbandono da parte persino dei parenti più stretti che ti sorridevano finchè avevi un tetto e delle finanze sostanziose e non appena perdi il prestigio della tua posizione ti voltan le spalle. Insomma l'avvicendarsi di situazioni incalzanti che raggiungono un picco per poi precipitare inesorabilmente viene dispiegato tutto in maniera armoniosa e mai forzata, quasi fosse inevitabile e scritto fin dall'inizio che il destino dei personaggi sarebbe dovuto esser quello.
Charles però non si meritava tutto lo schifo che ha subito poveraccio :'(
...ContinuaNon ho amato particolarmente lo stile di scrittura di Flaubert ed ho odiato questo libro per parecchi anni, almeno fino a quando non ho letto Tolleranza zero di Welsh che l'ha surclassato nel mio immaginario di libri o personaggi odiati (attenzione: con odiati non intendo dire che non mi siano piaciuti ma che per un motivo o per un altro, una sprangata in testa non gliel'avrebbe tolta nessuno.) , ad ogni modo nessun personaggio spicca per il proprio acume ed in quel poco di descrittività constatata, riescono comunque a farsi odiare, tutti.
E comunque, che Flaubert si considerasse un perfezionista della scrittura non è, almeno da me, riscontrato. Trovo il romanzo forte per la tematica nel tempo ma davvero sbrigativo, praticamente non mi è rimasto null'altro se non diverse considerazioni sui frivoli personaggi che lo compongono.
...ContinuaCharles Bovary, un ufficiale sanitario, dopo esser rimasto vedovo di una donna più grande di lui, sposa Emma Rouault, una bella ragazza di campagna impregnata di desideri di lusso e romanticherie, vagheggiamenti che le provengono dalla lettura di romanzi. Charles è abbastanza benestante, ma noioso e maldestro. Emma crede che la nascita di un maschio "curerà" il loro matrimonio. Quando rimane incinta, e alla fine partorisce una figlia, si convince che la propria vita sia finita.
Charles decide che per Emma ci vuole un cambio radicale, e si trasferisce dal villaggio di Tostes (oggi Tôtes) a un altro villaggio altrettanto deprimente, Yonville (identificato con la cittadina di Ry). Emma accetta il corteggiamento di una delle prime persone che incontra, un giovane studente di giurisprudenza, Léon Dupuis, che sembra condividere con lei il gusto per le "cose più belle della vita". Quando Léon se ne va per motivi di studio a Parigi, Emma intraprende una relazione con un ricco proprietario terriero, Rodolphe Boulanger ed escogita un piano per fuggire con lui, ma Rodolphe, anche amandola, non è pronto ad abbandonare tutto e con una lettera rompe l'accordo la sera precedente la fuga. Lo shock è tale che Emma si ammala gravemente e per qualche tempo si rifugia nella religione.
Una sera, a Rouen, Emma e Charles assistono all'opera, ed Emma incontra di nuovo Léon. I due iniziano una relazione: Emma si reca in città ogni settimana per incontrarlo, mentre Charles crede che lei prenda lezioni di pianoforte. Al contempo, Emma sta spendendo esorbitanti somme di denaro. I suoi debiti intanto raggiungono valori esplosivi e la gente inizia a sospettare l'adulterio. Dopo che i suoi amanti le hanno rifiutato il denaro per pagare il debito, Emma ingoia dell'arsenico e muore, in modo penoso e lento. Il leale Charles è sconvolto, tanto più che ritrova le lettere che Rodolphe le scriveva. Dopo poco tempo muore a sua volta probabilmente per il dolore.