Non mi è piaciuto l'approccio di questo testo: una percentuale variabile tra il 70 e l'80% è una ripetizione degli stessi concetti - grassi e zuccheri fanno male, ok (ci potevo arrivare anche da sola, voglio dire, credo che nessuno sia convinto che le patatine fritte e le merendine non siano deleterie per la salute) - nel restante 20/30% ci sono dei consigli dettati dal buonsenso e delle indicazioni che si possono trovare gratuitamente in rete avendo un po' di pazienza per fare delle ricerche e scremare le fonti, e delle testimonianze non verificabili di persone qualunque che, ovviamente, hanno ricavato da un cambio di rotta nello stile di vita un grandissimo beneficio. Trovo abbastanza scontato che una persona abituata a mangiare cibo spazzatura, bere alcolici e lavorare venti ore al giorno sovraccaricandosi di stress si senta subito meglio quando cambia stile di vita (mangiare integrale e cibi il meno elaborati possibile, prestare attenzione ai metodi di cottura e fare una moderata e quotidiana attività fisica. Sono consigli scritti ovunque).
Alcune raccomandazioni date dall'autore, che comunque trovo giustissime, mi sono sembrate piuttosto incomplete. Non si parla abbastanza a lungo della soia e dei suoi derivati, per dire (quanta se ne può consumare?), e non si approfondisce ad esempio il discorso dei semi, che vengono solo nominati come parte dell'alimentazione corretta ma senza discriminazione, senza un'indicazione sulla quantità... quanti ne mangio? Quando? Per fare un esempio, poiché nel libro si parla delle fonti di calcio alternative al latte, perché non scrivere che i semi di chia ne sono particolarmente ricchi, oltre che essere preziosi per l'apparato gastro-intestinale grazie alla loro capacità di espandersi in un liquido e di formare una sorta di gel? Magari è una sciocchezza, ma che me ne faccio delle pagine in cui viene descritta una tecnica di risanamento e ricostruzione dell'intestino che però non è sicuramente alla mia portata? (Va eseguita da un medico specializzato... e dove lo trovo? E quanto mi costa? Non credo si parli di cifre affrontabili).
Si può leggere questo libro se non si sa molto sull'argomento alimentazione naturale, come introduzione. Ma insisto che le informazioni PRATICHE e i consigli si possono reperire altrove senza spenderci dei soldi.
un libro spassoso. era dalla lettura dell'artusi che non mi divertivo tanto
ps
l'avevo comprato, ma ero senza occhiali e credevo che il titolo fosse bevi che ti passa
99% del libro sono cose risapute sulla tossicità dei cibi industriali e i problemi alimentari e di umana-sostenibilità odierni. Per l’1% l’autore propone una dieta in cui si escludono completamente alimenti che possano causare allergie o intolleranze(tutti i cerali tranne riso ) e che dovrebber oanche portare ad una perdita di peso oltre a migliorare lo stato di salute. Condivido tutto ma il libro è stato deludente letto da persona che sa già molto sull’argomento
...ContinuaL'HO TROVATO UTILE ED INTERESSANTE.
Consigliato da un'amica, l'ho comprato in ebook e l'ho letto in un soffio, nonostante sia anche piuttosto "tecnico" in molti passaggi. Ho apprezzato moltissimo l'approccio "olistico" dell'autore, che considera il corpo umano e la mente strettamente interconnessi e che utilizza un approccio del tutto motivazionale (che utilizzo anche io nel mio lavoro). Ho apprezzato anche la spiegazione tecnica di come "funzioniamo" e come funziona il cibo nel nostro corpo, ma dopo aver visionato "the china study" molte delle cose che il dott. Ongaro propone fanno già parte della mia dieta. Purtroppo fatico a pensarmi senza tè, caffè, senza marmellate e sopratutto miele, senza yoghurt. Il resto, a grandi linee, non mi mancherebbe. Viviamo in una società industriale, moderna, dove la disponibilità di cibo ci rende spesso "schiavi" ma un approccio troppo "estremista" per quanto salutare, non credo riuscirei a sostenerlo sul lungo termine.
...Continua