A chi è rivolto il libro? Io non credo proprio ai bambini, e non solo perché l’ultima parte si rivolge proprio agli adulti, ma perché l’esiguità dei disegni e la gran quantità di testo seppur variato e disposto in modo originale sulla pagina, non può, in fondo, conquistare un bimbetto.
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... per imparare a essere o diventare bambini gentili con persone, animali e cose (proprie o altrui). Età di lettura dai 4 anni.
Mi sembra il manuale della signorina Rottermeier travestito da libro divertente...
Tratta con delicatezza e serietà, ma anche profondo rispetto dei bambini, il tema delle buone maniere ed evidenzia la necessità di essere gentilbambini, gentilmamme, gentilpapà, gentilnonsisà per fare del mondo un posto più bello.
...E invece io ho solo voglia di capire
gentilmente, senza infastidire.
Smetterò le lagne, finirò i lamenti,
farò meno capricci, darò pochi tormenti.
Ma con un sorriso che più gentile non si può
dichiaro deciso, e lo ripeterò:
"Sì, posso diventare un gentilbambino.
Ma non sarò mai un gentil cre-ti-no!".
Da leggere, specialmente se grandi e genitori (cui l'ultima parte è esplicitamente dedicata). Possibilmente insieme ai propri bambini.
Sicuramente naif, non insegna nulla di più di quanto può il tradizionale buon senso. Ma appunto questo, chissà come mai, sembra diventata merce rara.