Mara non gioca a dadi è un noir incalzante che avvince il lettore sin dalle primissime pagine, ed in cui la trama si lega a filo doppio a riflessioni sul senso del male, sul caso e sulla capacità del singolo di scendere in guerra con il proprio destino.
Luciano Modica vive in Sicilia, “diviso” tra la città nera e la città bianca.
“Mara non gioca a dadi” è il suo primo romanzo, frutto di mille contaminazioni e infinite contraddizioni.
...ContinuaLa Mara del titolo è praticamente la protagonista del libro, anche se accanto ad essa ci sono comunque altri personaggi non meno importanti.
Mara è una giovane donna che fa "il mestiere più antico del mondo"; lavora alle dipendenza di un certo Mario, che altro non è che uno dei "papponi" cui in qualche modo lei deve rendere conto, ma in realtà lui stesso a sua volta è sottoposto ad altri delinquenti ("più in alto nella scala gerarchica") che in città controllano non solo il giro di prostituzione, ma anche dello spaccio di droga ed altri affari loschi; il tutto in perfetto "stile mafioso", con tanto di organizzazione interna curata nei minimi dettagli.
Una ragnatela oscura e feroce nella quale Mara è impigliata, sì, ma fino ad allora senza che questo le abbia recato chissà quali problemi.
Problemi che iniziano nel momento in cui lei commette un'azione "fuori controllo", che richiederà l'intervento tempestivo dei "capi",.
Tutto parte da una sera qualunque, in cui Mara è come sempre sulla strada, a "lavorare"; piove e una macchina l'avvicina, ma diversamente dalle altre volte, non è un cliente, non è un uomo che vuole usare il suo corpo per soddisfare le proprie voglie viscide.
No, questa volta l'uomo che l'avvicina e le chiede di salire in macchina, vuole solo una cosa: essere gentile, darle un passaggio per toglierla dalla pioggia scrosciante.
Mara non capisce: perchè quello sconosciuto è così gentile con lei, che è solo una prostituta?
Questo gesto folle e sconsiderato mette in moto una serie di reazioni a catena, che vedranno coinvolti i delinquenti della cosca mafiosa per cui Mara lavora, impegnati ad acchiappare la donna e a mandarla via..
Le vicende narrate sono molto interessanti perchè collocate in contesti di vita vera, "tosta", in un mondo difficile, duro, che ha le proprie crudeli regole, la cui violazione viene caramente pagata, anche con la morte.
Ed è infatti un libro in cui c'è spazio per le vendette, per le minacce, per le crudeltà, ma in mezzo a tutto lo squallore di cui l'essere umano è capace, c'è sempre uno spiraglio di bene.
Il libro scorre con molta fluidità, il ritmo è sempre incalzante, dinamico, il punto di vista passa alternativamente da quello di Mara a quello del commissario, da quello di Luca ai mafiosi, così da dare un'ampia e completa prospettiva delle azioni e delle loro motivazioni profonde.
Linguaggio vicino alla realtà, personaggi credibili, sufficientemente delineati, scene dinamiche e un finale positivo, che dà un messaggio di speranza sulla possibilità, da parte di ogni uomo, di decidere del corso della propria vita e di esserne protagonisti.
tutta: http://chicchidipensieri.blogspot.it/2013/10/reensione-mara-non-gioca-dadi.html
...Continuahttp://ilpianetadellibro.blogspot.it/2013/09/recensione-mara-non-gioca-dadi-luciano.html
l'autore ci immerge in una storia dall'inizio sconcertante, un atto violento immotivato e per questo apparentemente banale e scollegato da altre cause e avvenimenti. Da quel momento invece si verificano altri delitti che potrebbero essere riconducibili a quel primo avvenimento, e le indagini del commissario Previtera proseguono seguendo intuizioni dettate dalla sua passione per la psicanalisi, e dalla sua convinzione che nulla accade per caso, ma ogni azione è legata alle intenzioni e alle conseguenze che da esso ne derivano.
Quindi assistiamo a una serie di eventi a catena, tra fughe, violenza, minacce e indagini che porteranno a scoprire una rete criminale dalla organizzazione perfetta finchè sconosciuta, ma che si sgretola man mano che gli eventi si succedono e si concatenano tra loro.
Riesce comunque a spiazzarci con una conclusione non scontata, e con l'ultima scena, bellissima e poetica nella sua semplicità.
La mia recensione su Leggere è magia
http://miriam-mastrovito.blogspot.it/2012/08/recensione-mara-non-gioca-dadi.html
Mara non gioca a dadi è un noir incalzante che avvince il lettore sin dalle primissime pagine ed in cui la trama si lega a filo doppio a riflessioni sul senso del male, sul caso e sulla capacità del singolo di scendere in guerra con il proprio destino.
(spoiler)
""Aspettava sul ciglio della strada. C'era rimasta l'intera
giornata, salvo quelle pause di pochi minuti passate
dentro le macchine dei clienti. Adesso s'era fatto tardi e
doveva tornare a casa.
...
E poi a Mara la gentilezza non piaceva: la faceva sentire
inferiore.""
http://www.facebook.com/MaraNonGiocaADadi?ref=ts
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