Nel romanzo l'ironia di George Eliot si rivolge in particolare alle figure maschili come in molti dei suoi racconti.Due personaggi però,Lydgate e Casaubon,hanno avuto un particolare fascino su di me.Del primo mi ha colpito l'autenticità e il realismo che solo l'autrice è capace di donare alle sue creature.Lydgate è un uomo pieno di ambizione che però ,a differenza di Casaubon ,unisce alla sicurezza nelle proprie capacità e nel suo futuro .Noi assistiamo a momenti che cambieranno la sua vita per sempre .Numerosi suggerimenti vengono fatti riguardo le scelte poco morali che compirà verso la fine, come quando per ottenere il favore di Bulstrode riguardo il nuovo ospedale lo aiuta alle elezioni del paese nonostante la sua amicizia con Mr Farebrother. Ho avuto l'impressione che George Eliot volesse punire Lydgate anche per l'atteggiamento romantico nei confronti di Rosamond,figura idealizzata come la ''mite sirenetta'' pronta ad accettare le sue decisioni in qualsiasi circostanza .Il personaggio di Rosamond ,per quanto sgradevole e superficiale, non è da considerare causa del destino di Lydgate .Un altra ipotesi è che la sua non riuscita potrebbe essere la dimostrazione di come una mentalità gretta di provincia riesca a tarpare le ali anche agli spiriti più innovatori.Per quanto concerne Casaubon, la rappresentazione dei suoi vizi è ciò che mi ha avvicinata a lui .La sua gelosia e vanità non sono dettate da passione o attaccamento verso la sua ''cara moglie'' ma sono mostri del suo carattere che fanno parte di un ''egoismo inquieto''.Lo stesso titolo della sua opera ''Chiave di tutte le mitologie'' presenta un concetto iperbolico che si rivela da subito fallace .Alla fine anche lui viene punito lasciando un terribile ricordo persino nella moglie che lo aveva inizialmente adorato. Ho notato l'evidente parallelismo tra il matrimonio Casaubon - Dorothea ,Rosamond-Lydagate e ho apprezzato il tenero rapporto di complicità formatosi tra il medico e Mrs Casaubon.Insomma la rappresentazione dei vizi mai banale è per me il punto forte del romanzo ,in scene con personaggi come Ladislaw,dipinto quasi come senza macchia e senza paura ammetto di aver provato una certa noia.Infine ,l'epilogo è davvero un dolce regalo fatto dalla scrittrice a noi lettori con un lieto fine che sembra illuminare la triste atmosfera creatasi nelle scene finali
...ContinuaOggi lascio il piccolo mondo di Middlemarch. Ogni volta chiudere l’ultima pagina del libro che termina è come se si chiudesse la porta di casa, lasciando indietro persone, accadimenti, relazioni e luoghi amati. Grazie a George Eliot per aver avuto un gesto di riguardo e gentilezza nei confronti dei lettori. L’abbandono si fa dolce con l’ultimo capitolo l’Epilogo.
...ContinuaUna lettura lenta e non proprio semplice ma interessante, si incontrano vari personaggi che animano la cittadina di Middlemarch e si ha la possibilità di conoscerli bene grazie alla grande capacità dell’autrice nel descriverne le caratteristiche e i vari stati d’animo. Un ruolo fondamentale è rappresentato dalle protagoniste femminili, Dorothea in primis, quella giovane “ che si era rivelata un po' più molesta di quanto avesse immaginato” pensava il marito solo perchè si permetteva di essere critica, di avere delle idee e di essere troppo attiva. Mary, non certo una bellezza ma onesta e imparziale, Rosamond, ragazza volubile che cerca e trova il suo uomo ideale, distinto e con buone prospettive di lavoro, un uomo da sottomettere e Celia con la sua calma e il grande affetto per la sorella. A pensarci bene sono proprio le donne che incidono maggiormente sugli eventi sia con il loro altruismo che con l’egoismo. Attorno a loro ruotano le figure maschili, chi si occupa di medicina,chi di politica e riforme, chi di opere filosofiche, uomini con i loro pregi e difetti. Un bell’affresco dunque della società borghese nella prima metà dell’Ottocento nel quale l’autrice affronta temi importanti come la religione e le riforme politiche, un romanzo definito da Virginia Woolf “ un libro magnifico che, pur con tutte le sue imperfezioni,è uno dei pochi romanzi inglesi veramente per adulti”.
...ContinuaHo impiegato parecchio tempo, è vero, a leggere questa opera monumentale. Ma ne sono molto contenta. L'ho letto lentamente, come lento è il ritmo della vita di provincia che descrive.
Middlemarch è una realtà della fantasia, ma solo per il nome di questo paese che nessuno troverà sulle cartine geografiche inglesi ma che pure esiste(va) nella sostanza, per modi di vita e di pensiero.
Tre sono i filoni principali che segue la trama: la vita e le scelte della eterea Dorotea, sempre un poco contro corrente, a caccia di erudizione, indipendenza e sottomissione (sic!); quelle di Rosamund, bella, altera e non disposta a cambiare le proprie idee né per amore né, tantomeno, per forza; quelle, infine, di Mary, socialmente non alla pari delle due precedenti signore, ma intelligente, saggia e riflessiva. La bellezza non e' mai tutto.
Intorno a loro ruota tutto il libro: vicende amorose, scandali, pensieri e parole del vicinato, che come un coro greco commenta, spesso con deprecazione o condanna. Non manca poi tutta una serie di uomini che si barcamenano, con più o meno successo - sempre un po' dipendenti però dalle loro donne, anche di quelle minori, come la signora Garth o la signora Bulstrode.
Un bel romanzone al femminile e di critica sociale insieme.
Consigliato e caldamente a chi ama la letteratura dell'Ottocento inglese.
Mary Ann Evans, in arte George Eliot, ci regala un affresco dell’Inghilterra profonda alla metà del 19° secolo.
Pur con alcuni protagonisti principali il romanzo è ricco di personaggi che hanno tutti un ruolo nel panorama sociale di un epoca di passaggio dalla nobiltà rurale alla borghesia commerciale e produttiva, dalla carrozza come status symbol alla ferrovia che avanza, dal bigottismo anglicano alla nascita del dissenso metodista, dal conservatorismo politico più fermo allo scalpitare di giovani colti verso una stagione di riforme.
I personaggi sono reali e non macchiette della loro condizione e la lunghezza del romanzo è giustificata dall’attenzione sulla personalità e l’azione di molti di loro.
La società ed i sentimenti del tempo sono i veri protagonisti con una netta simpatia dell’autrice per Dorothea, indicata come eroina e modello di, seppur flebile, emancipazione e anticonformismo, coraggiosa, determinata e indipendente anche nelle scelte sbagliate.
Visioni diverse si misurano anche sul piano dei sentimenti e della vita quotidiana come la ricerca dell’elevazione sociale attraverso scienza e cultura, le ambizioni di una rendita che garantisca un futuro tranquillo, la famiglia come sola strumento per la ricerca di un posto nuovo nella società. Evidenti le diverse visioni del mondo tra passato e presente.
Dorothea è il prototipo di dona nuova alla ricerca di stimoli intellettuali e per questo disponibile a tralasciare il piacere personale, con un occhio ad un positivismo nascente a scapito di un romanticismo statico, che vedrà fallire il suo primo matrimonio per carenza d’amore.
Il matrimonio è e resta protagonista assoluto del romanzo: chi sposa chi, perché, quanto è dovuto all’amore e quanto a calcoli economici, ereditari, di classe. È un tema immanente in tutto il romanzo insieme alla tensione religiosa ed all’intreccio tra ricchezza e debiti (qui la vicenda dell’altro protagonista Lydgate).
Ne saranno coinvolti nel bene e nel male tutti i protagonisti, con ambizioni spesso frustrate e compromessi dolorosi.
Quasi tutti i personaggi, chiamati ossessivamente Mr e Mrs (a dimostrazione di un romanzo interamente borghese) hanno aspirazioni e sogni che risulteranno alla fine inadeguati e spingeranno i più a rientrare nello status quo senza, un miglioramento della condizione iniziale ma, anzi, spesso con un vero e proprio ridimensionamento.
I temi trattati sono tanti, dall’impatto sociale della modernità al protagonismo di nuove professioni, alla religione assurta a mestiere e ascensore sociale, con un passaggio affascinante, seppur graduale, dall’ideale romantico ad un nuovo realismo che disegna un cambio di fase storico-sociale attraverso rapporti reali tra le persone