Questa è una raccolta di racconti straniante, affascinante, divertente, angosciante in cui l'autore del "Lincoln nel Bardo" è riuscito a creare una sorta di universi paralleli dove fantascienza, distopia e follia si amalgamano per un unico scopo: la denuncia sociale.
Il bersaglio di queste short stories è, infatti, la società americana ( anche se in fondo può valere anche da noi) con i suoi eccessi, la sua ipocrisia, il suo perbenismo e il suo delirio di onnipotenza che viene messa alla berlina e ridicolizzata.
Saunders descrive il disgregamento del tessuto affettivo, sociale e psicologico dell'individuo ponendo sotto i riflettori i risvolti tragicomici del consumismo esasperato grazie all'utilizzo del surreale con barrette di cioccolato in grado di capeggiare una rivolta delle merendine oppure ( strepitoso!) una maschera facciale per bebé in grado di parlare al posto del neonato per gratificare genitori insoddisfatti della limitata interazione dei propri figli nei primi mesi di vita.
Con questi racconti Saunders porta ad interrogarsi sul potere invasivo dei media, sulla manipolazione dei messaggi pubblicitari, sull'omologazione usando un linguaggio innovativo e sperimentando strade nuove e contenuti nei quali dà fondo a tutta la sua fantasia.
Il libro è suddiviso in 4 sezioni: ho trovato le prime due le migliori mentre nelle altre due l'autore tende ad avvitarsi un po' su se stesso reiterando alcuni argomenti o non approfondendo al meglio il tema toccato.
Nonostante ciò merita assolutamente di essere letto.
«La risposta era ovvia e abbiamo tutti votato sì all’Iniziativa Morale Alto proposta dal signor Slippens e siamo subito passati da uno a due Aurabon® al giorno, che poi faceva anche più effetto, io personalmente non mi ero mai sentito così contento e senza stress, le mie Valutazioni sono diventate piene di sfumature, e passavo molte ore a farle con gusto e poi a rifarle con gusto, infatti è stato in quel periodo che abbiamo vinto il Premio d’Eccellenza McDorland per la Valutazione nella regione del Midwest categoria demografica Adolescenti Bianchi.»
...ContinuaTanto mi sono piaciuti i 2 libri precedenti, quanto questo mi è sembrato ovvio, ripetitivo e non riuscito. Satira feroce e impietosa di un mondo in mano alla "pubblicità", condotta col gusto del paradosso. Alcune perle nascoste qua e là.
Se non fosse Saunders sarei molto più cattivo. Il fatto è che sono fermamente convinto che l'arte debba ficcare il naso il meno possibile nei problemi sociali. Qui invece è tutta una critica al capitalismo sfrenato con i conseguenti cliché del caso. C'è maestria nel raccontare, certo, ma non al punto da riuscire a gabbare un segugio da "predicozzi" come il sottoscritto. Insomma, niente a che vedere con Pastoralia e Dieci dicembre, che avranno pure i loro racconti con morale, ma ben nascosta dietro ad una struttura e ad uno stile meravigliosi.
Questa, invece, è roba per gente che d'estate mette i sandali.
Menzione d'onore per "Comcom" e "le polacche",
Nessuno dei racconti di questa raccolta è "brutto".
Ma pochi sono "belli".
Saunders scrive bene, ha empatia, umorismo, inventiva. Però la maggior parte di questi racconti sono delle satire contro il consumismo; e i "concetti" alla base di questa satira, sono banali e superficiali, ma davvero TANTO banali e superficiali. E questa banalità pervade i racconti, a dire il vero senza rovinare troppo la lettura, ma rendendoli poco interessanti.
Quando l'autore riesce a liberarsi della propria pedanteria, raggiunge grandi risultati; ma avviene poche volte.