Da leggere assolutamente questo splendido libro di Franco Di Mare, che finora conoscevo solo come giornalista. Mi è piaciuto il suo stile asciutto e diretto (caratteristica d'obbligo per un serio professionista) e la storia che ha voluto raccontare (un fatto vero, con...qualche "limatura"). Siamo nel bel mezzo di una guerra fratricida, quella dei Balcani (l'ultima di quel ventesimo secolo, che è stato forse il peggiore e più cruento, che ha visto ben due guerre mondiali...!), di cui in pochi sono riusciti a capirne il senso e che ha visto uccidere mai così tanti civili e bambini, neanche fosse un tiro al bersaglio di un luna park... Proprio in questo scenario, dove chiunque esca di casa non sa se poi rientrerà né se potrà sopravvivere restando chiuso in casa, il nostro reporter protagonista si innamora di una bimba di dieci mesi che trova nell'orfanotrofio. Trova anche amici veri che lo aiuteranno nel suo intento di strapparla a un destino incerto e diventerà "padre" all'improvviso, per una decisione lampo, presa solo col cuore e non con la testa. Bello davvero: complimenti a Di Mare!
...ContinuaBravo Franco Di Mare.Il giornalista italiano si e' dimostrato un bravissimo autore.La storia di Marco e' diretta senza giri di parole in un contesto che affascina per la cura dei dettagli.L'assedio di Sarajevo,come la guerra in Bosnia,si mostra in tutta la sua brutalita' ma l'autore riesce a portare un po' di speranza nella bruttura della guerra.
Good work!!
Ho sempre pensato che un libro, così come un film o una canzone o una qualsiasi altra cosa, dovesse emozionare, lasciarti qualcosa.
E solo in quel caso puoi dire di aver letto un bel libro.
L'oggettività la lascio ai filosofi e ai cultori della bellezza dell'apparire invece che dell'essere.
Ecco, questo è uno di quei casi di cui sopra.
Sarà che magari sono padre anch'io, padre di una bimba più o meno dell'età di Malina, ma leggere questo libro non mi ha solo emozionato, mi ha letteralmente squarciato dentro, toccato corde che raramente hanno vibrato.
Storia splendida,anche perchè è una storia della mia vita. La sparizione di Karen mi lascia in sospeso.