Letto a spasso per Roma, in una giornata di sole.
Carl Luce è la mano sprecata del romanzo.
Phoebe è l'asso nella manica del romanzo.
Jane è l'occasione perduta del romanzo.
Holden è un protagonista che vive da ragazzo "speciale" un periodo molto definito e ingarbugliato dell'esistenza: l'adolescenza, muovendo critiche a raffica a chi incrocia la sua strada. Sembra osservare la vita da un punto d'osservazione privilegiato, da cui pontifica senza sosta.
Credo che il parere su questo libro possa cambiare drasticamente in base all'età del lettore che decide di intramprendere il viaggio.
Mi ha tirato dentro di sè, mi ha fatto ridere, ma non mi ha affascinato tototalmente. Avrei voluto leggerlo tanti anni fa, nell'adolescenza appunto.
Un libro di cui ho sempre sentito parlare molto bene e che finalmente mi sono deciso a leggere. Che dire...un bel romanzo di formazione. Lo stile è molto lineare e l'autore usa un linguaggio molto semplice e a tratti gergale (peculiare il suo vattelapesca). Diciamo che non ha una trama ben precisa ma in pratica è la descrizione dei pensieri che affollano un giovane ragazzo nel momento di intraprendere una decisione importante.
...Continua