Visto che la distribuzione del più recente romanzo di Kureishi tarda (malgrado le anticipazioni di Wuz, che lo davano in libreria già da Settembre), l'affezionato lettore si rivolge per tamponare il desiderio ai librini collaterali, come questo. Scritti eterogenei su politica e creatività - un'associazione ossimorica, fino agli scandali recenti, ma poi Fiorito & c. hanno rimappato il sistema di connessioni dall'una all'altra :-) - probabilmente nati per i giornali e poi raccolti qui. Qualcosa di interessante sul processo creativo, a tratti l'affiorare di quello sguardo ironico e disincantato che è la cifra del nostro (in particolare nel racconto della convention dei Tories, con l'epifania della Thatcher e quel suo incessante battere di palpebre), giustificano l'acquisto del libro e la sua lettura.
...ContinuaInteressante, più come fotografia degli anni '90 e testimonianza "storica" degli stessi che come lettura della realtà odierna (in effetti è stato pubblicato nel 2002).
Kureishi è sempre molto acuto nel narrare il microcosmo paki-londinese e paki-pakistano per cui la lettura è gradevole ed istruttiva .... al livello di un articolo di giornale. D'altronde non si può sempre pretendere analisi-tesi-antitesi. Insomma, cercavo qualcosa di più attuale e più costruito.
Premetto che non seguo troppo la politica estera, e che essendo nata negli anni '80 so ben poco della Thatcher & Co.
In quest'opera si parla molto di politica, e in generale l'ottica di Kureishi (personale opinione) mi è parsa condivisibile, soprattutto perché lo scrittore fornisce spiegazioni piuttosto precise di ciò a cui fa riferimento.
Mi ha colpito molto il ricordo degli anni giovanili di Kureishi: dovrebbe far riflettere molto sulla possibilità di avere classi separate per immigrati in Italia. Leggendo questo libro si avverte tutta la tristezza di chi non si sente né inglese né pakistano, sospeso in una condizione di in-between, e alla luce di questo certe idee d'attualità risultano ancor più assurde.
Lo considero un bel libro contro il razzismo e l'estremismo in genere, anche se contiene disquisizioni politiche che non ho còlto fino in fondo.
una raccolta di saggi sull'inghilterra moderna, vista secondo la prospettiva biculturale di Hanif Kureishi. come sempre quando tratta di tematiche interraziali Kureishi usa uno sguardo tagliente e offre sempre grandi spunti di riflessione. Non è un volume di narrativa, ma alcuni di questi saggi risentono positivamente del talento narrativo di Kureishi, una su tutti "Donne selvagge, uomini selvaggi"
...ContinuaL'ho trovato molto interessante ed anche molto attuale, mi sembra che integrazione e razzismo abbiano un pò sempre la stessa faccia, anche se cambia il paese o l'epoca in cui si manifestano.