Mi hanno incuriosita il titolo ed il fatto che l'Autore sia Gino Strada. Tutto il libro è un vero pugno allo stomaco, ma è scritto molto bene e si legge facilmente- Tragico è il fatto che, pur essendo del 1999 è spaventosamente attuale. Ne consiglio la lettura e tutti quelli che si lamentano della nostra attuale situazione di secondo anno di pandemia. Ma potrà essere molto interessante anche per molti altri.
...ContinuaHo iniziato a scrivere la recensione esattamente il 9 marzo. Lo so, lo so, le recensioni si dovrebbero scrivere dopo la lettura di tutto un libro e non durante, ed è per questo che l'ho diffusa qui solo appena finito, ma non riuscivo assolutamente a trattenere la voglia di consigliare a tutti questo libro.
Non è un libro semplice e soprattutto non vi parlerà di un mondo pieno di fiorellini e cuori...vi parlerà di un mondo crudele che però, spesso, nasconde piccole persone straordinariamente grandi e belle. SUPER CONSIGLIATO!
Ritorno a parlare di questo libro che racconta degli ordigni bellici che sono stati definiti "fiori metallici" dell'infinita infamia umana, perché lacerano, accecano, sbrindellano e cancellano parti di vita per progettare e realizzare il "non uomo". Le mine anti uomo sono una terribile infamia! Lo sono perché - come le chiamano gli afgani - si presentano come giocattoli, come pappagalli verdi e per questo attirano - e volutamente - le attenzioni e le curiosità dei bambini. Quest'ultimi, raccogliendoli, vengono dilaniati dallo scoppio e in molti casi non restano uccisi, perché la cattiveria di chi li ha progettati e seminati nei pascoli e sulle rive dei ruscelli sta proprio nel voler infliggere ai più piccoli e indifesi di una comunità, ferite che i malcapitati dovranno portarsi dietro per tutta la vita con la loro condizione di dover pesare - in tutto e per tutto - sulle spalle dei membri della loro famiglia e comunità. La "semina" dei pappagalli verde sta proprio in questo: spargere il terrore tra i civili. Dunque, a perdere la vita o a subire orrende mutilazioni non sono solo i combattenti, ma con l'uso delle mine antiuomo si tende soprattutto a colpire i più indifesi, come i bambini che giocano su un prato alle porte di uno sperduto villaggio di montagna o i ragazzi che hanno il compito di condurre un gregge ai pascoli. Sono proprio loro quelli che ogni giorno rischiano di calpestare una mina anti uomo.
Questo libro di Gino Strada - pubblicato nel 1999 - è purtroppo ancora attuale e aiuta il lettore a riflettere sul dramma della guerra e sull'assurdo commercio delle armi.
Le "uscite politiche" di Gino Strada si possono anche non condividere, ma questo libro che descrive le sofferenze dei bambini e di tutte le vittime dei conflitti è un pugno nello stomaco della nostra coscienza. E' disumano infliggere ferite devastanti ai corpi delle persone così da incutere terrore nella popolazione civile in modo da sottometterla. Questo libro l'ho letto circa quindici anni fa e anche se è molto "forte" va letto fino all'ultima pagina, perché dobbiamo essere consapevoli cosa succede alle persone civili - come donne e bambini - coinvolte in un conflitto...
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