Racconti sospesi, grotteschi, di un'umanità di provincia e con poche speranze (anzi, grandi speranze, ma scarse possibilità di realizzazione), flussi di coscienza e una certa tendenza al cicaleccio inutile. Saunders non si inventa niente di nuovo, per chi apprezza questo stile è sicuramente perfetto, personalmente non è la mia tazza di té.
...Continuaraccolta di racconti praticamente perfetta. Pastoralia e Quercia del mar e Winky sono tre opere d'arte
Non è che Saunders non sia bravo, ma ha avuto la sfortuna di capitare in un'epoca già ampiamente esplorata - a livello letterario - nelle sue contraddizioni. Fondamentalmente Barthelme scriveva, diversi anni fa, delle stesse cose, assurgendo allo status di padre. Saunders è invece un figlio - uno dei tanti -, che, per carità, è pur sempre un figlio, ma tutto sommato si tratta di un preservativo rotto, della contingenza indesiderata di una mamma over 40.
Consigliato a chi non ha conosciuto il padre. Sconsigliato ai nostalgici.
Forse l'aspetto grottesco, il marchio surreale, i personaggi disfunzionali non aiutano a entrare in sintonia con i contenuti dei racconti, decisamente marcati dalla specificità della forma. Forse la sostanza un poco si sperde nello scoppiettio del paradosso. Ma questo discorso non vale per l'ultima storia della raccolta: Le cascate, un vero gioiello narrativo.
Lo propongo per una ipotetica antologia dal titolo: Il meglio di (racconti americani degli anni Duemila).