"...o te lo immaginavi come diceva Dante?"
E così, proprio a Dino Buzzati è toccato stupirmi e sorprendermi!
Lui...a me, con tutte le volte che ho tentato di leggere 'Il deserto dei Tartari', fallite sempre.
Confesso che dopo le prime pagine di questo Poema mi sono chiesta se l'ignoranza non m'avesse tirato un brutto scherzo , confondendo Buzzati e affini, invece è proprio lui l'autore: di questa graphic novel (la prima, datata 1969), delle tavole, dei testi, dell'idea stessa.
Bella sorpresa e ora sono proprio curiosa: dove avrò nascosto quel libro per non vedermelo più tra gli scaffali dopo lo scotto?!
Poema a fumetti è di fatto la prima graphic novel della letteratura italiana, pubblicata da Mondadori nel 1969 e rieditata più recentemente nel formato originale. Buzzati (grande appassionato di fumetti da Diabolik a Paperino) ha fortemente voluto portare a termine questo progetto, pur sapendo (come di fatto avvenne) che sarebbe stata un'opera molto controversa. Storia romantica sicuramente; il mito di Orfeo ed Euridice, che qui diventano in cantante pop Orfi ed Eura, trasportato nella Milano contemporanea con tutto il corredo di fantasico che caratterizza non solo l'opera letteraria ma anche quella pittorica del grande autore bellunese. Opera a volte disturbante ma ricca di riferimenti pittorici e letterari.
...ContinuaSesso metafisico, ossessione per il corpo della donna, l’amore di Un amore e la morte. Orfeo e Euridice trasformati in Orfi ed Eura: la musica potrà liberarli?
Nel 1969 uscì questo libro di Buzzati, sconvolgente per i tempi, ma totalmente innovativo: prima graphic novel italiana e portatrice di nuovi linguaggi.
Visionario e visivo, pop art e fumetto, tratto netto e deciso, tavole grandi e parole vacue.
Rarefatto quasi. E mi fa rivalutare opere lette di recente che (pur già non piacendomi di partenza) adesso vedo con tristezza quasi: futili furti di Buzzati (non mi si parli di omaggi).
Diverso.
Penso darei un 8 a Buzzati anche se scrivesse l'elenco del telefono perché come lui nessuno mai.
Poema a fumetti può essere considerata la prima graphic novel italiana. Uscì nel 1969 causando non poco scalpore a causa di alcune immagini di nudo o esplicitamente erotiche.
Finalmente rieditata da Mondadori, la storia è interamente disegnata dallo stesso Buzzati (chi lo conosce sa bene quanto lui amasse dipingere e disegnare, più che scrivere) e si rifà al mito di Orfeo e Euridice, letto in chiave moderna. Qui Orfeo è un cantautore rock che va alla ricerca dell'amata Eura in una sorta di inferno contemporaneo.
Sempre presenti i tanti temi cari a Buzzati: il pensiero della morte che incombe, l'ineluttabile trascorrere del tempo ma anche i millemila rifermenti ad opere e autori a cui Dino era affezionato e da cui trae ispirazione: Rackham, Friedrich, Nosferatu di Murnau e tanti altri.
Per me l'ennesima prova di un grande scrittore e artista a tutto tondo, immensamente colto e con la capacità di trasmettere al mondo pensieri ed emozioni in modo speciale.
bisogna ricordare che questo libro è uscito alla fine degli anni '60, allora ci si rende conto (forse) di quanto sia geniale e innovativo. buzzati leggeva diabolik e paperino, gli piacevano. questo è il suo fumetto, o la sua graphic novel nella lingua dei nostri giorni. purtroppo il mio gusto è viziato da zerocalcare, marianne satrapi e barilli&fenoglio; riconosco la grandezza di buzzati (anche grazie all'aiuto della postfazione, molto interessante) ma non la "sento" in pieno.
...Continua