Il poeta ricorda, si rimorde, vede e intravede.
Il poeta non è più un poeta: è un assassinato, un ucciso. C'è una signora che l'osserva. E' lei la causa della fine del mondo. E' la donna, che ha fatto perire ogni cosa! Quella signora che lo sta osservando mentre muore è il simbolo della frode, del tradimento e del peccato. (...)
Il poeta vuol bene al passato: vede una Bambina con una rosa in mano, la quale porterà la salvezza al mondo che sta per finire o recherà l'oblio al mondo che è già finito.
Il poeta non crede più in niente perché non ne vale la pena, ma nello stesso tempo vorrebbe che tutto risorgesse e il male (certo male) non ci fosse mai stato. Per questo egli cerca i colpevoli: li identifica e li minaccia.
[A.Delfini - premessa alla raccolta]
On se souvient de Baudelaire la nuit
dans le train en traversant notre Emilie
... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
Les soirs illuminés par l'ardeur du charbon
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Solo Emilia e Romagna hanno i colori della sera
anche gli altri paesi li hanno
ma l'accentrarsi dei centri a poco a poco
e da Bologna il diradarsi dei centri
per Imola Modena Reggio e Forlì
(è il nostro supremo inganno e disinganno
di nascere di vivere e di tornare qui)
fa solo unico al mondo quel richiamo
della sera che dice sempre "io t'amo",
anche se il mondo è morto e le colline
ricordano al Sovrastante le antichità bambine.
Tutto è finito
ma la sera
nell'Emilia impera.
Per sempre saremo fedeli
nell'eternità dei cieli...
...quando, tutto scomparso,
l'amor riapparso
un dì vedremo
colorarsi di rosso sulla sera
fermo rimaner
per altra ed altra sera.
da Roma a Milano, sul rapido, il 6 marzo 1960
...ContinuaE'possibile controllare e riempire l'invettiva. Io non mi credevo.
Per andare in paradiso col mio cuore
vado in cerca di belle signore.
E' la mia voce che muore.
Perché tu non ascolti, o Signore?
Vorrei tu mi armassi la mano
per incendiare il piano padano.
Modena, 12 novembre 1958
...Continua