Molto spassoso. E profondo. E sfugge sempre la trappola della banalità. Compito non facile, visto che si parla senza veli di sesso, in tutte le sue forme. Ma infatti il libro, come ricorda Adam all’inizio del capitolo 2, non è sul sesso. Nossignore. E’ un libro sulla bontà e sull’altruismo. E sapete perché è vero? Perché le pagine con le dettagliate scene di sesso, alla fine sono quelle meno memorabili. E non saranno quelle che rimarranno dentro il lettore.
Spesso mi ricorda la comcità di Woody Allen. Sul serio.
Molto interessante lo stile di narrazione.
Molto piacevoli i paragoni tra la vita dei protagonisti ed alcuni film celebri. Ad esempio: Jules e Jim di Truffaut, Casablanca, Cabaret e il ménage à trois….
Molto stimolanti i paragoni tra la vita dei protagonisti ed alcuni episodi di storia: Osip Mandel'štam e discettazione sulla infedeltà; Moshe e il dissenso capitalista dei Quaderni dal carcere di Gramsci; il cieco ottimismo di Moshe e Nikolaj Bucharin durante la guerra civile nella Russia comunista….. etc etc.
E sono proprio questi utlimi due aspetti a rendere piacevolmente unico questo libro.
Ho letto questo libro più che altro attirata da una recensione di Milan Kundera (che ho adorato), riguardante l'ultima fatica di Thirlwell, "La fuga" - che, dato i contenuti di "Politics", avrebbe pure potuto avere la prima vocale diversa. Ma vabbè, io al vecchio caro Milan (anche l'altro Milan, prima che Mr B. me lo rubasse), dissidente, critico nei confronti di ogni tipo di oppressione, sono molto affezionata. Poi non so cosa gli è successo. Ha iniziato a scrivere in francese come lingua madre e ha perso tutta la sua spinta vitale e critica. Il "secondo" Kundera non mi è più piaciuto. Con "L'immortalità" la sua produzione significativa è terminata. E lui, a mio modesto avviso, si è un po' rincoglionito. Ciò nonostante, se me lo trovo davanti, di sicuro vado in totale adorazione. Per il Kundera che mi ha accompagnato nell'adolescenza.
Tutto questo per dire che, visto che "Politics" aveva critiche migliori di "La fuga", appunto caldeggiato da Kundera, ho optato per il primo. The Times scrive: "Uno degli esordi più divertenti, brillanti e originali degli ultimi anni". Ma si sa, il british humour non è mai stato il mio forte. Non lo capisco. Non mi fa ridere. Ho trovato "Politics" una accozzaglia di nonsense, con sesso random e nemmeno raccontato in modo divertente (e neanche serio). Stupidino, ecco, per usare un aggettivo che odio, sciocco e senza un filo conduttore. Manca di sostanza. Ho trovato difficile la lettura, anche se il libro è molto leggero, ma per nulla coinvolgente. Ripetitivo, senza storia. Ma a Milan Kundera Thirlwell piace, per cui, per la proprietà transitiva, avrebbe dovuto piacere anche a me. Peccato che sia "il secondo" Milan.
Fatto senza precedenti,almeno nella mia libreria: niente stelline nel firmamento di Politics. Perchè mai questo affronto? Non sarà degno nemmeno di una misera stellina? Mi avrà sconvolta o messa a disagio fino a tal punto? No. Evitando la falsa modestia credo di averlo capito come libro, credo di averlo anche apprezzato ma il punto è che non riesco a inquadrarlo perchè non ho mai letto niente di simile. Banalmente e senza spoleir, a nessuno piacciono gli spoiler e da amante dei libri mi sento buona e sostengo che nessuno meriti gli spoiler; divagazioni a parte la storia è incentrata principalmente su tre personaggi che in un modo o nell'altro creeranno una relazione. Di che natura e con quali conseguenze starà a voi scoprirlo. Certo nel libro c'è molto sesso ma non si tratta nemmeno di una sorta di 50 sfumature britanniche di grigio.Quello che mi ha disorientata è il modo in cui il giovane autore ha deciso di impostare la narrazione. Perchè più che una lettura mi è sembrato un vero e proprio dialogo tra me e lo scrittore, una sorta di analisi e solo per caso il tutto è stato incentrato sul particolare caso che ha visto coinvolti Moshe, Nana e Anjali (questo il nome della profana trinità). Non sono ancora in grado di decidere se questo coinvolgimento, questa "riflessione guidata" per l'intera narrazione,mi sia piaciuta. Non lo so. Però so che se fossi in voi e stessi cercando qualcosa di nuovo da leggere, gli darei una chance.
...ContinuaHo provato a resistere al fastidio della continua intromissione dell'autore nella scorrevolezza del testo...ma non ce l'ho fatta. Sarà anche piaciuto, Thirlwell sarà stato anche un giovane astro nascente della letteratura (vedi recensioni) ma secondo me il libro è ampiamente sopravvalutato. Non credo proprio di rileggerlo in futuro.
...ContinuaChe cosa fa sì che Nana si ritrovi (consenziente) legata alla testiera del letto mentre Moshe (maldestramente) cerca di sodomizzarla? Moshe è un giovane attore teatrale di talento. È di origine ebraica, vive a Londra, e ha un corpo di cui non va affatto fiero. Nana è una bellissima studentessa di architettura con un debole per il Bauhaus e un affetto prioritario per suo padre. Dopo un breve corteggiamento finalmente Moshe e Nana finiscono a letto. A Nana a dire il vero il sesso non interessa molto. Tuttavia cerca non solo di assecondare Moshe, ma addirittura di rilanciare la posta coinvolgendo nel ménage anche l'amica Anjali. (ibs.it).. ricordo che quando lo lessi mi piacque molto.. non è una lettura per tutti, a sfondo puramente sessuale può essere però simpatico!
...Continua