Ci sono libri che indicano con chiarezza che stiamo prendendo decisioni sbagliate. Sto pensando ai libri di Naomi Klein, Lawrence Lessig, etc. Il libro di Civati segue questa scia, con un tono finto ingenuo che però mette bene in evidenza la situazione politica attuale e invece quello che si potrebbe ottenere se "semplicemente" si applicassero i principi democratici, non ci fossero piccoli guppi di grande potere, se ci fosse un approccio ecologico alle decisioni politiche. Idee di per se non particolarmente innovative o scandalose, ma sempre ignorate dai piu e schivate dai meno.
...ContinuaQuasi un riassunto della campagna elettorale per le primarie del PD 2013. I temi forti ci sono tutti; totalmente privo di tattica politica (come peraltro sembra il suo autore), nell'Italia attuale pare ahimé talvolta il libro dei sogni per una parte politica destinata a essere ininfluente.
...ContinuaPippo scusa, ma perchè sei ancora dentro al PD?
Secondo te è importante essere minoranza critica all'interno del partito... non ci cavi un ragno dal buco!
I tuoi compagni di partito (anzi Renzi) se anche vince col 70% di astensionismo esulta, governa e mette a tacere tutti. Non hai possibilità di avere seguito all'interno del PD.
Molla!!!
Le idee di Civati in questo breve saggio sono encomiabili.Belle le parole e le intenzioni.Purtroppo è tutto mescolato rapidamente,arraffato e buttato lì senza approfondire nulla.Così rimangono solo idee confuse e caotiche,non si riesce ad avere un quadro chiaro e limpido del suo pensiero.
Si dice che la politica deve essere cambiata,deve essere più pulita,sincera e chiara.Bisogna mantenere le promesse fatte in campagna elettorale,essere onesti.Si insiste molto su questo punto.Poi si affermano alcune idee sulla trasparenza dei conti dei partiti e sulla carriera dei politici,sul fatto che bisogna recuperare consenso soprattutto tra i giovani.Purtroppo non si parla delle differenze con Renzi,si accenna solo in alcune pagine che il governo secondo Civati deve essere scelto dal popolo tramite elezioni,che nel partito bisogna prendere decisioni insieme e non con un capo assoluto,che non bisogna essere troppo televisivi e di marketing bensì più concreti.Verso la fine si parla anche di temi sociali,come aborto,eutanasia,matrimoni egualitari,lotta contro la fame nel mondo e si discuti di armamenti militari.Come detto però è tutto buttato lì senza approfondire niente.Inoltre ci sono allusioni a vari avversari politici senza mai avere il coraggio di farne i nomi a viso aperto.
Civati è bravo e le sue idee mi trovano quasi sempre concorde.
Ma il libro è è un mix affrettato e poco strutturato di cose già dette e scritte