Antologia tra lo scarsissimo e lo scarso. Alcuni racconti non riescono proprio a decollare.
Un apprezzamento particolare per "Acciaio" di Matheson e "Lo spettacolo deve continuare" di Causey, ma la chicca... anzi, il capolavoro direi è il racconto "Ultimi riti" di Charles Beaumont.
Ed è a questo quasi sconosciuto autore che voglio dedicare, a commento del suo racconto per me più bello, una recensione meritatissima.
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Charles Beaumont (1929 - 1967)
nacque a Chicago. Da piccolo venne colpito da meningite spinale, ma tutta la sua vita, nonostante un matrimonio secondo notizie sereno e dei figli, fu segnata dal male. Poco più che trentenne, Beaumont fu colpito dal morbo di Alzheimer che lo porterà alla morte a soli 38 anni.
Scrittore poco prolifico, fu però autore di diversi soggetti pregevoli per la serie tv di fantascienza "Twilight Zone" (Ai confini della realtà)... un episodio su tutti: "L'altro posto".
Con l'amico e collega Jerry Sohl formò un connubio che fruttò alcune tra le storie più belle - diverse a quattro mani - della Science Fiction mondiale. E quando Beaumont a causa del male non potè più scrivere , l'amico Sohl (altro grande scrittore di razza) si offrì di portare avanti l'opera letteraria dell'amico firmando le storie col nome di Beaumont stesso che di queste era l'ispiratore.
Venendo al racconto in questione, "Ultimi riti" (Last rites) è un capolavoro, di quelli piuttosto rari che per distinguerli definisco "definitivi" in quanto la trattazione di 'quel dato argomento' ha raggiunto una sua completezza. Della storia non voglio dire nulla per non guastare. La grandezza di Beaumont sta anche nel fatto che quest'uomo - che pure avrebbe avuto le sue ragioni per detestare vita, universo e tutto quanto - quest'uomo, dicevo, ha scritto alcune tra le più elevate pagine, e di amore per la vita, nella storia della letteratura mondiale.
Preziose tanto da meritare di essere proposte nelle scuole... Difatti esiste, per fortuna, una versione di "Last rites" con altro titolo: "Un caso di coscienza", in una antologia della Mursia - tascabili per la scuola (1977) - "Il futuro dietro l'angolo".
Beaumont è un genio morale di grande respiro. Da leggere!
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5 stelle al volume per "colpa" del racconto di un fenomeno che di stelle ne meriterebbe un'infinità. Un uomo che, pur nella sofferenza, ha rappresentato l'esatto contrario della visione nichilista della vita.
(ermannobartoli.com)
Ottima antologia di racconti fanascientifici con al centro la tematica degli androidi, capofila grandi classici del genere come I Sosia di Bradbury, L'evidenza di Asimov e Acciaio di Matheson, affiancati a eccellenti prove (Fuochi di notte di Etchison Scherzo di Goulart e Quelli fra noi di Kuttner ) e opere riflessive e malinconiche (La gioia di vivere di Nolan e Il gioco della Vita di Oliver). Consigliatissimo anche a chi si vuole avvicinare al genere Fantascientifico
...Continuaveramente bello.
una serie di racconti brevi, ricchi di colpi di scena.
l'ho letteralmente divorato.
a mio parere, potrà piacere anche a chi non è avvezzo alla fantascienza.