Come spiega il buon Scott nella prefazione al libro, c'è una bella differenza tra spavento e paura.
Per spaventarsi, basta un suono sparato ad alto volume improvvisamente si salta dalla sedia. La paura, invece, è ben altra cosa: è quella sensazione che ti sale dentro piano, ti accompagna e non ti lascia più.
La stessa sensazione che può essere riscontrata leggendo i suoi racconti, soprattutto alcuni di questi. Nulla di estremamente nuovo e diverso sotto il sole, ma Scott ha il merito comunque di saper risvegliare paure ataviche, quelle che nascono da storie di fantasmi vere o presunte, dagli angoli e dai recessi più bui della nostra mente.
N.B. Nella versione in ebook, gratis a Maggio 2015 su Amazon, sono contenuti in appendice anche tre racconti tratti dalla nuova raccolta di Scott, tutti degni di nota come i precedenti.
...ContinuaUna raccolta di racconti brevi in cui la paura, quella vera, è la protagonista: storie che riescono ad inquietare, a trasmettere un senso di angoscia e a provocare qualche brivido lungo la schiena. L'unica pecca è la brevità dell'opera: terminato l'ultimo racconto la nostra voglia di terrore non è ancora sazia e ne vorremmo ancora.
Personale top 3 (lasciando fuori gli ultimi 3 racconti che sono un anticipo della nuova raccolta):
1) La donna più vecchia del mondo
2) Psicofonia
3) La vincitrice
Opera prima di tutto rispetto. Quattro stelline meritatissime.
... perchè questo libretto di 67 pagine decisamente non vale i 10 euro che costa.
Per il resto, beh, i 7 racconti sono anche carini, alcuni più o meno inquietanti, anche se sanno un po' di "già letto" e per una certa prevedibilità.
L'unico veramente degno di nota, a mio parere, è "Il Re delle medie", per l'ambientazione claustrofobica (che su di me ha sempre un certo effetto destabilizzante).
Voto: direi un 6 striminzito...
Assolutamente da brivido! 7 racconti abbastanza brevi, ma che sanno trasmetterti quel tipo di tensione, sullo stile horror di Dylan Dog, che viene anche citato nell'ultimo capitolo. Si legge in un oretta o poco più, e vi dirò che nonostante l'abbia letto in una pigra domenica pomeriggio assolata (ieri), stanotte ho dormito parecchio male!
Avrei dato 5 stelline, che per me sono una rarità che concedo a pochi, ma visto che questo mini-mini-mini libricino mi è costato la bellezza di 10€ e mi sembra giusto penalizzare il giudizio finale.
Dal sito:
http://www.recensionelibro.it/racconti-oscuri-aaron-scott.html
Citazione
“Quando giunse la risposta Carlo capì la differenza tra paura e terrore. Vedere la luce nel bagno accendersi provocò in lui paura[...]Sentire la risposta che arrivò fece scoppiare in lui terrore allo stato puro.”
Di cosa parla “Racconti Oscuri” Aaron Scott
“Racconti Oscuri” è la raccolta di storie brevi scritte da Aaron Scott che hanno come filo conduttore la paura. I racconti sono ambientati in luoghi comuni e quotidianie i personaggi di questo libro sono persone con le quali è facile identificarsi.
La tensione che trasuda dalle pagine di “Racconti Oscuri” si poggia su paure comuni come quella di trovare “qualcosa” nel proprio letto o essere testimone involontario di un omicidio e dover fuggire. Altri racconti si spingono oltre le azioni quotidiane e vanno a scomodare universi un po’ più distanti, ma non per questo alienati dalla vita di tutti i giorni.
Aaron Scott scrive con buon ritmo questa piccola antologia del terrore, accelerando il passo su alcuni finali, quasi a volersi scrollare di dosso la tensione e la paura sapientemente inserite nei sui “Racconti Oscuri”. Il libro si legge velocemente, la divisione in storie separate aiuta parecchio il lettore che ha il tempo di staccarsi da una storia ed entrare in un’altra.
La paura raccontata nelle storie di Aaron Scott è subdola e appiccicosa: resta come un piccolo tarlo nella mente anche qualche giorno dopo aver chiuso il libro . Questa è una delle caratteristiche più amate dai lettori del genere e, contemporaneamente, una delle più temute da chi non vede di buon occhio l’horror e il noir .
“Racconti Oscuri” di Aaron Scott distribuisce paure quotidiane, attraverso una scrittura fluida e familiare in cui perdersi è tanto facile, quanto spaventoso.
...Continua