Opera della maturità dell'autore russo Tolstoj. Sicuramente lettura interessante, anche se ad essere sincera ho fatto fatica a portarla a termine. Alcuni capitoli ricchi di disquisizioni filosofiche, altri molto più descrittivi. In ogni caso, è una lettura che consiglio agli appassionati, mentre sconsiglio a chi non è abituato a un certo tipo di scrittura, molto raffinato sicuramente, ma che spesso può rilevarsi molto pesante e dove è richiesta un'attenzione molto alta. Alla fine, il protagonista, farà i conti con la vita reale, ben lontana dai salotti alla quale era abituato. Farà i conti con la vita dura alla quale i carcerati sono costretti. Giudicati e imprigionati da persone che lui considera di dubbia moralità. Il finale rimane quasi sospeso, non sappiamo cosa succederà, non sappiamo la strada che il principe proseguirà. Ritornera' alla sua vecchia vita, oppure proseguirà a conoscere il mondo della povera gente e a farsi "paladino" dei loro diritti?
...ContinuaCredo che due giorni di tempo di lettura sia un buon indice di gradimento.
Ho trascorso gran parte delle 500 pagine pensando quanto la potenza del messaggio di questo romanzo fosse intensa come un vangelo e mano a farlo apposta trovo la rivelazione nelle ultime pagine, e dire che io credente non sono.
Leggere i classici ti fa venire voglia di dare fuoco a tre quarti della libreria.
Dimitri è il primo vero, forse anche ultimo, cattocomunista della storia che intraprende la ricerca di se stesso ed arriva alla meta.
E questo per me è un regalo che mi ha fatto senza saperlo Valeria Parrella.
La favola di pretty woman scritta un secolo e mezzo fa.
Ogni volta che leggo un grande romanziere russo so che non resterò delusa. Come sempre grandi sentimenti, meschini o lodevoli, ma sempre espressi magistralmente . In ogni romanzo si trovano mille riflessioni, la lotta tra il bene e il male, il potere dei ricchi, la saggezza dei poveri, la giustizia dei tribunali assolutamente inaffidabile. Bello ed eterno
...ContinuaUltimo romanzo dell'autore russo; partendo da un episodio realmente accaduto Tolstoj disegna uno spaccato della società del suo tempo, quella degli ultimi, degli uomini e delle donne ai margini della società. Da qui parte una narrazione appassionante, che vede al centro i due protagonisti, Katja e Dimitrj, ma poi si estende al tema della colpa, della punizione e del pentimento ("Chi è senza peccato scagli la prima pietra").
Non dico altro perché penso sia meglio affrontarlo, come ho fatto io, senza saperne nulla. Del resto Tolstoj è un nome e una garanzia.
Ancora una volta, la bellezza di un romanzo del genere mi ha lasciata senza parole. Un romanzo che è molto più di "un romanzo": vediamo infatti rappresentato l'animo umano a tutto tondo, in tutta la sua forza e la sua debolezza; in altre parole, un libro sulla contraddizione delle anime umane.
Ho letto che "Resurrezione" viene ritenuto da alcuni un libro eccessivamente "moralista" e comprendo il punto di vista, soprattutto nella parte finale, ma ci tengo a sottolineare come nel complesso del romanzo tale sfumatura non risulti eccessiva o "fastidiosa". Un romanzo imperdibile, per moralisti e non.