se leggete altre recensioni troverete che quasi tutti si lamentano della mancanza di alcuni album famosi. Nell'introduzione del libro c'è scritto chiaramente che la selezione non avviene per album famosi, quelli già li conosco tutti, ma per album che in quel periodo storico hanno cambiato la musica. Quindi una selezione per importanza storico culturale e non per vendite e successo.
...ContinuaPosso capire che per una estremista come me, per la quale il Rock, salvo rare eccezioni, muore nel 1979,una classifica di dischi ordinata per decenni fino al 2000 obbligatoriamente non poteva trovarmi del tutto d'accordo. Ma detto questo, dico io, 10 album di Bruce Springsteen e i Queen dove sono? Gli Aerosmith? i Genesis? Il progressive che è stato velocemente liquidato in due righe? Encomiabile lo sforzo dei curatori ( comunque pagato) ma citando Totò " Ogni limite ha una pazienza !"
Voto 1 stella.
P.S: Se volete leggere qualcuno che sappia di musica cercatevi Piero Scaruffi
...ContinuaEssenziale.
Le polemiche sterili sul " manca questo o manca quello" le lascio a chi , forse , avrà ascoltato due dischi in croce nella sua vita.
Una discutibilissima "antologia" di dischi frutto di ignoranza spaventosa, pregiudizi inaccettabili ed uno snobismo costante, a tratti persino ridicolo. Nel tentativo di risultare forzatamente originali e fuori dagli schemi ad ogni costo si è finito con l'ignorare band ed artisti di fondamentale importanza ed impatto nella storia della musica popolare contemporanea, probabilmente per la sola "colpa" di aver riscosso un significativo successo commerciale. Sotto i colpi di questa penosa crociata pseudopunk cadono monumenti del rock come Queen e Genesis, minimizzati e liquidati in due parole con tono infastidito, o come gli elegantissimi Dire Straits, addirittura vergognosamente passati sotto silenzio, ed interi generi, come il progressive, trascurati e ignorati. Se ne avvantaggiano sconosciute band della nicchia punk/new wave, alla quale è stata palesemente data eccessiva importanza, o illustri sconosciuti provenienti dai margini della scena (terzo e quarto mondo), degni del dovuto rispetto, ma certo non paragonabili in alcun modo agli importanti nomi lasciati fuori.
E' la peggior antologia di dischi mai fatta, distorta, disinformativa, saccente e priva di qualunque forma di obiettività e competenza storica.