Cronache di frammenti di vita quotidiana dai Territori Occupati della Palestina. No, non è vita quella che emerge dai flash di quotidianità o perlomeno non è vita normale anche se per quelle persone l'anormalità è diventata normalità. Come la sopravvivenza, nonostante l'occupazione e la guerriglia, unita a ironia e sopportazione induce a cercare di vivere con abitudini da tempi di pace, da tempi normali.
...ContinuaNiente da dire sul contenuto, che ti impone di ringraziare il cielo ogni giorno per la possibilità di vivere in un paese in pace, quanto sulla scrittura, che non è risultata essere di mio gradimento
“Mush'eisheh - Non è vita" a tutti gli effetti, lasciar scorrere il tempo fingendo che si riesca a vivere, nonostante gli eventi, non è umanamente possibile né accettabile, allora non si può che ricorrere, come testimonia l'autrice, a soluzioni drastiche per sè, il problema non sono tanto i permessi e le restrizioni “bensì le barriere, i checkpoint e i muri di separazione mentali e psicologici che io stessa avevo costruito dentro e attorno a me e alla mia vita”.
Un impegno forte, il suo, dettato dall'impossibilità di vivere in libertà, senza dover sentire sempre che ci sono problemi di ogni genere che coinvolgono tutti e sconvolgono la vita di tutti: Palestina e Israele...una storia infinita ricca solo di negatività, di esperienze dolorose ad ogni livello e, in particolare, per le donne:“I "No a Rabin", e i "No all'occupazione", e di quando in quando gli slogan "Sì alle donne”..."contrassegnavano la Festa internazionale delle donne.”
Ritengo che la violenza non risolve i conflitti ma li aggrava, sono convinto che il terrorismo sia una calamità. Detto questo dopo aver letto questo libro mi domando:
se fossi palestinese e vivessi la vita descritta in questo libro cosa farei?
Attraverso un racconto ironico e talvolta paradossale, l'autrice racconta il dramma di chi vive nei territori occupati palestinesi. Dramma fatto di privazione dei diritti, occupazioni violente, controlli insistenti nella vita privata, libertà limitata negli spostamenti, rottura di legami forti di amicizia e affetto a causa della guerra.
...Continua