All'inizio dopo il primo racconto stavo per desistere, poco interessante anche un pò noioso a dire il vero, mi sono sforzato di andare avanti...
Il secondo ha dato qualche impulso in più alla lettura ma ancora poco interessante, dal terzo in poi c'è stato invece un cambio netto che mi ha portato in giro per Pineta nel bar di Massimo a visualizzare i quattro vecchietti intenti a risolvere casi al bar, il finale con l'ultimo racconto è stato con il botto.
Un crescendo veramente bello, l'arrivo di una donna nel palinsesto della storia ha dato anche un'aria più intrigante a tutta la narrativa.
Non va considerato come un libro giallo (alla stregua del clud dei vedovi neri per intenderci) qui non ci sono elementi a cui appigliarsi per comprendere il delitto o capire chi sia l'assassino, è una narrativa molto più legata all'ambito psicologico e umoristico. Alla fine è stata una lettura piacevole.
una raccolta di casi dal Barrista Massimo, sempre belle le storie in Pineta
Sei racconti da Pineta con i quattro pensionati e massimo il "barrista", tranquille, scorrevoli e con quella vena di ironia che non guasta mai.
In genere preferisco i romanzi ai racconti. Nel caso di questo autore ( che ritengo brillare per caratterizzazione dell' ambiente , dei personaggi e per la prosa ma non per spessore dell'intreccio del giallo) , ho invece gradito i sei racconti ,simpatici, spicci e non privi di una certa originalità. Inoltre si riesce ad apprendere qualche informazione sui personaggi finora taciuta...( madre del protagonista, nuovo commissario, etc,,,)
...ContinuaSei simpatici e divertenti racconti ma di giallo c'è poco...