Una storia di degrado e desolazione.
Una storia di disperazione.
Tragica storia impiantata in un paesaggio nel quale vengono accentuate le peggiori caratteristiche del nostro mondo attuale. Soprusi, violenza, ma anche qualche accenno di amore e di rispetto.
non male, davvero non male: un noir in uno di quei paesini affacciati sul mare che ti chiedi come campino in inverno, personaggi votati alla sconfitta, atmosfere tristi e l'impossibilità di vedere un futuro in questa storia.
Un buon romanzo anni Ottanta, figlio di Tondelli e del postmoderno. Una spirale di violenza ed incoscienza tipiche di un decennio in cui la morale giocava a nascondino e la mancanza di un minimo di senso di responsabilità è stata il vessillo di un'epoca. Insomma, l'inizio della crisi di oggi.
La scrittura scorrevole favorisce una lettura fagocitante. Come ogni buona canzone anni Ottanta, però, alla fine rimane solo il jingle accattivante (ossia qualche passaggio ben riuscito); quanto alla sostanza, meglio cercare altrove.
Diciamo voto tra il 2 e il 3.