Di quelli letti (Summer blonde, Una lieve imperfezione), in assoluto la cosa migliore fatta da Tomine.
lette le prime due storie.
unico commento: E QUINDI?
In uno stile che può anche risultare interessante (ma di certo non originale), Tomine ci racconta delle brevi storielle amarognole prive di senso evidente e, spesso, addirittura di trama! L'unico leit motiv dell'albo è questo stato d'animo di sconfitta permanente che galleggia tra la noia e la pena di vivere, ma sempre senza slanci. Il tutto risulta fiacco e noiosetto come le peggiori canzoni di Lou Reed
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