In 1943, Primo Levi, a twenty-five-year-old chemist and "Italian citizen of Jewish race," was arrested by Italian fascists and deported from his native Turin to Auschwitz. Survival in Auschwitz is Levi's classic account of his ten months in the German death camp, a harrowing story of systematic cruelty and miraculous endurance. Remarkable for its simplicity, restraint, compassion, and even wit, Survival in Auschwitz remains a lasting testament to the indestructibility of the human spirit. Included in this new edition is an illuminating conversation between Philip Roth and Primo Levi never before published in book form.
...ContinuaÈ un romanzo che racconta una sconvolgente testimonianza su i Lager durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Non mi è piaciuto tanto, perché era un po’ noioso, andando troppo nei particolari, e difficile, ma scritto con cura e bene.
Lo consiglierei a persone a cui piace la lettura, ma sopratutto la storia.
L'ho letto per la scuola e non mi è piaciuto per niente:Levi scrive in un modo poco chiaro,risulta assai ripetitivo e utilizza le stesse frasi all'infinito.Io,sinceramente,in questo libro non vedo alcun capolavoro.
Rilettura da adulto, complimenti a Primo Levi, un saggio scrittore con equilibrio invidiabile al giorno d'oggi (in effetti il testo ha 70 anni di vita).
Notevole soprattutto l'analisi della natura umana in condizioni limite negative.