Survivor, ovvero sopravvissuto forse non solo al suicidio di massa della setta di appartenenza, quanto all'alienante società americana che non lascia scampo al di là dell'omologazione e della serialità del biotipo umano. Trama forse un po' troppo oltre l'inverosimile e un'ironia non sempre apprezzabile, spiazzante comunque.
...ContinuaNon ai livelli di Diary e Soffocare ma comunque una bella storia fitta di satira, ironia e genialita'.
Un po' troppo insistente sui soliti ma diversi dettagli che Palahniuk inserisce diligentemente nei suoi romanzi e ne risente un po la scorrevolezza e l'incalzatura della trama.
sarete subito catapultati su un volo; il dirottatore vi racconterà la sua storia e voi la seguirete, vi appassionerete tra presente e passato; alcuni eventi li giudicherete troppo cinematografici, non sarete d'accordo con i personaggi, ma questa è l'America! Mettetevi comodi e viaggiate, voi non precipiterete.
...Continua“In passato il programma per la conservazione aveva provato a sostenere i sopravvissuti con Xanax, Prozac, Valium e Imiprimina. Il progetto fallì clamorosamente perché troppi assistiti accumulavano le prescrizioni settimanali e poi buttavano giù l’intero bottino con un bicchierino di scotch. Anche se il medicamento non aveva funzionato con gli assistiti, con gli assistenti sociali andava alla grande.”
Palahniuk vuole stupire il lettore, continuamente, a volte ci riesce, altre volte riconosci lo schema e un po' ti annoi.