scovato a 50 centesimi al campo lavoro e concluso sulla sedia a dondolo davanti al camino nella casina...cosa c'è di meglio?
Maugham non delude, qualche pagina per entrare nello spirito ma poi arriva il tratto deciso dei personaggi, il carattere, la situazione effervescente, l'attenzione si focalizza e non lo lasci fino in fondo, si riconferma uno dei giganti.
Ti rimane, a parte la gioia della lettura, questa grande donna, la grande scoperta dopo la nascita del figlio, il sentirsi ingannata dalla vita, ma il tirar fuori ancora se stessa, la rivincita sulla nuova generazione, il formicolio della ribalta, il dialogo con il figlio che solo la mette spalle al muro a verificar se stessa, insomma un altro grande uomo che sa descrivere a pennello il mondo femminile.
"La rattristava un po' pensare a quanto lo aveva amato. Il suo amore era morto, e lei si sentiva truffata dalla vita. Sospirò."
la madre e la zia in Francia "avevano raggiunto quel distacco dai comuni interessi umani che anche Julia sentiva dentro di sé quando usciva sul palco per inchinarsi agli applausi del pubblico. Le era capitato di pensare che quel distacco fosse il suo bene più prezioso. In lei nasceva dall'orgoglio, in loro dall'umiltà. In entrambi i casi recava un gran dono, la libertà dello spirito; ma più sicura, in loro."
...ContinuaPiacevole come sempre.
Maugham racconta, noi assistiamo come spettatori di un film.
... "E' la nostra debolezza, non la nostra forza, a renderci cari a coloro che ci amano." replicò.
"Questo in che commedia lo dicevi?"
Lei represse un gesto di irritazione, le parole le erano salite spontaneamente alle labbra, ma dicendole si era accorta, che appartenevano ad un testo teatrale.
Che carognetta! Comunque venivano a proposito.