Che traduttore Ceronetti!!
Una al giorno leva il medico di torno.
e non solo il medico...
In coro con me cantate:
Sapere, nulla sappiamo.
Arcano, il mare da cui veniamo.
Ignoto il mare in cui finiremo.
Posto tra i due misteri
E' il grave enigma: tre
Casse che chiuse una perduta chiave.
La luce nulla illumina,
Il sapiente nulla insegna.
La parola dice qualcosa?
L'acqua, alla pietra, dice qualcosa?
Libretto comprato alla ricerca della poesia ascoltata dal vivo sabato 15 ottobre 2011 a Nizza Monferrato, al teatro dei sensibili
Incollo qui le mie impressioni sullo spettacolo, il libro è molto di più e molto di meno:
Lo spettacolo di Ceronetti, con Eleni Molos, Valeria Sacco e Dante Costamagna, è stato un anti-spettacolo, un antidoto allo spettacolo della cronaca - in cui tutto sorprende, sgomenta, scandalizza, e dona speranza, nel presentimento che finalmente i barbari siano giunti a redimere dall'insignificanza le nostre vite - attraverso l'inserimento di episodi di cronaca moderna nell'alveo tragico della storia del mito dell'animale umano, uguale a se stesso nei millenni.
Attraverso letture come quella di Machado, con il suo passeggero tragico perso nel treno, residuo di vita vera, che "parla da solo e se fissa / in noi lo sguardo noi più non siamo!" e il costante, urlato, confronto con la mortalità e il deperimento - cifre dell'umano - Ceronetti apre un varco al ritorno del rimosso: l'esperienza della tragicità del canto umano, che si perde nel nulla infinito.
Il percorso che lo spettacolo ci ha invitati a compiere è quello dalla cultura e dalla civiltà, dalle levigate sintesi razionalizzanti, alla sabbia, alla cenere e alla polvere del Sacro.
Le ultime parole dell'ultima lettura, di Seferis, quel "buona fortuna" con cui Ceronetti ci ha lasciati, sono l'augurio di chi ci ha accennato di una via lungo la quale nessuna guida può condurci: la via della vita antichissima, perduta e forse ritrovabile.
...ContinuaNuova antologia di traduzioni; sotto la lente di Ceronetti il frammento si anima e rivela sensi inattesi.
Antidoto alla lettura frettolosa.
Molti dei nomi già frequentati dal poeta torinese: Qohélet, Isaia, i Salmi, Lucrezio, Marziale, Virgilio, Kavafis, Machado, Owen, Villon, Blake, Hernandez ecc.
WILLIAM SHAKESPEARE
Re Lear
LEAR (rispondendo a Cordelia che domanda: - Queste figlie, queste sorelle, non le vedremo?)
No, no, no, no! Vieni,
Prendiamo pure la via
Della prigione! Come uccellini in gabbia
Soli, tu ed io, ci metteremo a cantare.
E quando tu mi dirai di benedirti
Io, in ginocchio, ti chiederò perdono.
La nostra vita sarà: pregare,
Cantare e raccontarci le vecchie storie —
E le farfalle dorate vedranno che sorridiamo.
E ascolteremo dai vagabondi
Le notizie di Corte, scambiando parole
Insieme a loro, anche noi...
Su chi vince e su chi perde,
Su chi è riuscito e su chi ha fallito,
E sul mistero dell’Essere — spie di Dio —
Ci concentreremo.
Daremo fondo a tutto, tra quelle mura,
E le leghe e le fazioni dei potenti
Cresceranno e caleranno col flutto
Sotto la luna.
atto V, scena III
...ContinuaInteressante la scelta, ed in particolare i testi dei salmi e del qoelet in mezzo agli altri testi poetici assumono una forza tutta poetica che spesso viene trascurata.