Regalatomi dopo pochi mesi dall'inizio della pratica del Tai Chi, questo testo permette di entrare nel mondo della medicina orientale e del Tai Chi tramite le spiegazioni del maestro Cheng.
Prima parte con i saggi molto interessante, seconda parte, con foto e descrizioni di tecniche, troppo difficile da comprendere senza pratica; comunque un ottimo modo per approcciarsi a questo mondo.
E' un libro da leggere per capire l'essenza di tai chi.
Un libro decisamente interessante ma di difficile comprensione. Sembra un'affermazione contraddittoria ma procediamo con ordine.
L'autore è stato allievo di uno dei maestri appartenenti alla famiglia Yang e quindi la sua conoscenza del taiji di quella tradizione è diretta.
Contrariamente a quanto era abitudine consolidata, che suggeriva il ricorso all'insegnamento orale diretto ai soli iniziati, decise di pubblicare una raccolta di saggi sui principi del taiji e la descrizione delle 37 posizioni della forma da lui semplificata e tratta da quella classica che ne comprendeva circa 120. Ne è scaturito questo volumetto, a sua volta tradotto dal cinese all'inglese da un suo allievo,
Il libro contiene molte indicazioni interessanti ma anche spiegazioni del tutto criptiche; in certi casi il tentativo di chiarire concetti derivanti dalla filosofia e dalla medicina cinese in termini di fisica occidentale ottengono il risultato opposto (... quando non sollevano pesanti dubbi nella mia testa da ingegnere).
E' probabile che una maggiore comprensione della materia richieda l'esperienza personale diretta e che la lettura del libro debba essere accompagnata dalla pratica del taiji sotto la guida di un buon maestro. E' anche probabile che il testo vada riletto e rimeditato man mano che la pratica divenga sempre più coinvolgente e profonda.
Per questo un praticante di taiji principiante non dovrebbe aspettarsi molto da una prima lettura oltre al formarsi un'idea di massima dei concetti di base ed a trarre alcune indicazioni concrete su come indirizzare la propria pratica. Quanto al comprendere su come "far sprofondare il CH'I nel TAN T'IEN", e tecniche simili, dovrà limitarsi a prenderne nota dell'esistenza e dell'importanza, rimandandone la comprensione piena a tempi migliori e ad un livello di esperienza maggiore.
Un discorso a parte va fatto per la descrizione delle posizioni: sebbene corredata da foto, il libro risulta del tutto inutilizzabile per l'autoapprendimento. Inoltre la forma proposta, a 37 posizioni, è assai meno diffusa di quella semplificata a 24 posizioni o di quella agonistica a 48.
In definitiva questo non è un testo divulgativo e tantomeno un manuale per il fai-da-te ma un testo di studio. Sotto questo aspetto è interessante e, probabilmente, prezioso per le indicazioni fornite.
Chiaro e interessante. Fa sorridere nelle parti in cui si cita la medicina tradizionale.. Poco utile la seconda parte.
Da approfondire invece con la pratica del Tai Chi e poi magari rileggere.
Testo importante, lo consiglio, anche se c'è una bella fetta di libro nella quale Cheng Man Ch'ing tenta di descrivere una forma semplificata (a 37 tecniche) a parole, e con qualche foto. La cosa ovviamente è poco più che tempo perso al punto di vista didattico...
Ci sono diversi spunti di riflessione stimolanti... certo meglio evitare di soffermarsi su certi dettagli, come quali cure siano adatte per la tubercolosi: riporto (e non è il più raccapricciante) un favoloso "alcuni mangiano i polmoni di cinghiale i cui canali bronchiali siano stati riempiti con il liquido di dodici uova crude; il tutto viene fatto poi al vapore e dopo quattro o cinque dosi di ciò guariscono".
Le parti più interessanti sono quelle nelle quali il Maestro parla della storia del TCC, dell'interpretazione dei Classici, e delle varie forme di energia coinvolte.
Feltrinelli, costa poco, Cheng Man Ch'ing è stato uno dei grandi maestri del secolo scorso (allievo diretto di Yang Chen Fu), lettura utile se non "necessaria".
...Continua