Tre racconti, uno meglio dell'altro. Ben scritti, ben inseriti nel contesto creato dalle splendide atmosfere cupe, torbide e sprigionanti umanità di vario genere create ad arte dallo scrittore. Approfondimento psicologico, suspence e azione. Un noir con la n maiuscola, una bellissima sorpresa per me che non conoscevo l'autore.
...Continuatre racconti nerissimi, intrisi di cinismo e meschinità. i tentativi di riscatto non sono percorribili e i destini raccontati sono ineluttabili e destinati a non vedere il lieto fine. scrittura limpida, tagliente. un classico della letteratura di genere.
...Continuacupi e impregnati di tristezza. Destini che non si possono cambiare . Un maestro del genere. Segnalato da Carlotto, e trovato qualche giorno dopo da un rigattiere: quando un libro ti corre incontro! Letti con lunghe pause fra l'uno e l'altro per non deprimermi troppo.
...ContinuaTre racconti neri come la pece, manifesti di rabbia e disagio della classe sociali più infime.
"Mi salì dalle budella un'insopprimibile voglia di vomitare e balzai giù dall'auto, con la rivoltella in pugno e con un ghigno suscettibile di provocar d'un colpo solo l'aborto di un esercito di donne gravide"
...ContinuaAvevo già letto romanzi di Léo Malet: alcune delle inchieste parigine di Nestor Burma. Ma quei piacevoli polizieschi stanno alla Trilogia nera come il ciclo di Maigret sta ai noir di Simenon: tutta un'altra cosa. Detto questo è chiaro che Malet non è Simenon, Burma non è Maigret e la Trilogia è assai più radicale ed estremista di quanto abbia mai osato essere il più fosco dei noir simenoniani. I tre romanzi "La vita è uno schifo", "Il sole non è per noi" e "Nodo alle budella", scritti fra la fine degli anni '40 e i '50, sono forse quanto di meglio il noir francese abbia saputo esprimere: arricchiti dell'eredità anarchica e surrealista (Malet fu in gioventù in stretto contatto con gli uni e con gli altri, peccato che in età matura - smentiamo Yeats che sosteneva: "gli uomini migliorano con gli anni" - abbia svoltato a destra finendo per simpatizzare per Le Pen e i suoi loschi figuri!), cattivi e disperati all'estremo, reggono il passo solo con i libri di André Héléna che di Malet fu amico ed estimatore. Lettura consigliatissima, anzi addirittura doverosa.
...Continua