Nick & Norah, racconto di una notte che conferisce una svolta ad una coppia di giovani adolescenti straigh-edge, visione altra del mondo, canzone dei Minor Threat che diventò un manifesto del filone punk-hardcore contro alcol, droga e sesso occasionale, visti come distruttivi per una generazione che aveva il terrore di crescere e contaminarsi in un mondo che cadeva a pezzi.
Il testo ha una struttura formidabile: 20 capitoli, scritti a 4 mani da Rachel Cohn e David Levithan che interpretano voci e pensieri di Norah e Nick, alternandosi capitolo dopo capitolo uno con l’altro in continuità diegetica, ma nel distinto vissuto dei due protagonisti, aspetto questo che conferisce al racconto un brio ed un interesse particolari al punto da farsi divorare nel giro di una giornata.
Nick è il bassista intimista di un complesso queercore che cambia continuamente nome: lui etero, i suoi compagni tutti omo, chi - Dev - pronto all’ennesima serata in cui “darci dentro” con qualche punk trasandato, chi come Thom (con l’h da 2 mesi) semplicemente compagno di Scot e premuroso amico di Nick.
Suonano in un locale di Manhattan, quando durante l’esibizione Nick vede arrivare la sua ex, Tris, una curvilinea grupie che lo ha scaricato dopo una storia durata 6 mesi, presentatasi in compagnia di un ragazzo. Nick maledice la situazione e, per nascondersi o semplicemente dimostrarle che lui l’abbia dimenticata, chiede ad una tizia che ha intravisto nel locale mentre suonava, una strana tipa con camicia di flanella, di farle da compagna per 5 minuti, baciandola.
Lei è Norah, ragazza del new Jersey. Si trova là accompagnando Caroline, la “selvaggia” che suo padre, noto produttore discografico di musica alternativa “rubata dalla strada per trarne profitto”, avrebbe voluto come figlia, al posto della suorina, secchiona e straight-edge che si ritrova.
Sta di fatto che Norah e Tris si conoscano e che dunque Norah conosca già Nick, senza saperlo, per le svariate compilation musicali che lui ha dedicato alla sua ex, a cui Norah ha avuto con una certa invidia accesso.
Da questo incipit parte una lunga ed imponderabile notte in cui, scaricata Caroline ubriaca agli amici di Nick, perché la riportino col loro furgoncino integra a casa, Nick e Norah scorreranno le ore per le strade luccicanti ed i locali alternativi di New York, declinando le proprie vite e le proprie esistenze, in un alternarsi di conversazioni fatte di alti e bassi, incontri fortuiti con i rispettivi ex, interessi e continue citazioni musicali (tra tutti il loro amore condiviso per i “ Where’s the Fluffy”) e cinematografiche o banalità; pogando, sfiorandosi, toccandosi, facendo mosse sbagliate e rimpiangendole, lasciandosi per poi telefonarsi e riprendersi tra baci vogliosi; inzuppandosi canticchiando sotto la pioggia o nascondendosi furtivamente nella sala bar di un albergo alla ricerca di un primo approccio fisico, in una instancabile galoppata verso il finale del risveglio mattutino della città, che è poi il risveglio della loro esistenza.
Lei è sorpresa di aver finalmente trovato qualcuno che non ritenga che per divertirsi una nottata sia necessario il raggiungimento dello sballo, ma ha il terrore che, data la di lui sensibilità, Nick possa essere un omo (“se viene fuori che è gay do di matto”) fatto che oltretutto non le farebbe fugare i forti dubbi sulla propria frigidità. Lui è talmente e progressivamente preso da lei (“The Cure”, la sua cura) da ispirarle continui versi di canzoni tanto da aver spazzato via in poche ore dalla mente l’ossessivo pensiero di Tris, paragonabile solo alla di lei dipendenza mentale dall'ex viscido ed evanescente Tal, per il quale stava addirittura rinunciando al proprio futuro universitario.
La bellezza del testo di questa storia sta nella costruzione ritmica, nella tessitura narrativa fatta di pensieri serrati ed emozioni perfettamente rese dalle parole dei due giovani, in una apparente leggerezza da cui trapelano in realtà una profondità di pensieri ed un disagio esistenziali che possono essere sintetizzati nei dubbi di Norah: “Non so com’è che il mondo è andato in pezzi. […] Il nostro mondo… Io pensavo che quando fossi cresciuta il mondo mi sarebbe sembrato più sensato. Ma sai una cosa? Più cresco e più il mondo mi confonde. Più diventa complicato. Difficile. […]. Mi sembra di arrancare. Nick la conosci questa sensazione? Quando vuoi che la cosa giusta finisca al posto giusto, non perché è giusto così, ma perché significherebbe che una cosa del genere è ancora possibile? Io voglio crederci”. E di questo macrocosmo Nick ribatte che i primi pezzi da comporre sono il loro microcosmo di coppia.
Le citazioni musicali nel testo sono innumerevoli ed è piacevole che svolazzino, come le compilation di Nick, dalle banalità commerciali fino alla musica più colta ed alternativa.
Che dire. Un racconto sorprendente per efficacia, una novità editoriale quando fu pubblicata, non certo un successo episodico perché letto dopo circa 10 anni mantiene totalmente intatta la sua freschezza, al punto da ascriverlo nell’olimpo dei migliori racconti post-adolescenziali. Forse una delle più suggestive storie musicali d’amore giovanile mai scritte.
Nick e Norah sono due adolescenti. Lui suona in una band, lei è figlia di un discografico. Si conoscono in un locale di New York, dove fingono di star insieme per far vedere ai rispettivi ex che sono andati avanti... comincia così una folle notte per la città, indimenticabile.
* Fa dondolare la testa come se stessi suonando per lei, mentre, invece, se potessi, manderei tutto a puttane e le regalerei una quantità di silenzio pari al dolore che mi ha causato.
...Continuahttps://www.facebook.com/818246338267418/photos/a.818717698220282.1073741832.818246338267418/867316960027022/?type=3&theater
"I Cure. La Cura. Per che cosa pensi siano la cura? Per la felicità?"
Ne parlo su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=Lm_ANZt9gjE
Qualche anno fa ho amato il film (che campeggia orgoglioso sulla copertina, inneggiando all'acquisto del libro e promettendoti tacitamente la stessa piacevole esperienza) per questo ho tentato di farmi piacere questo libro con tutti i mezzi in mio possesso. Non ce l'ho fatta. I due protagonisti se la tirano talmente tanto che è impossibile entrare in empatia con loro, inoltre molti dei loro pensieri e dialoghi sembrano assolutamente irreali e improbabili, mi chiedo se i due scrittori si ricordino com'era essere adolescenti o abbiano buttato in un calderone solo frasi che suonavano bene fatte per essere condivise su Tumblr.
...ContinuaNick e Norah si incontrano per caso in una notte newyorkese e per una serie di "casi" si trovano a passarla insieme. Un capitolo ci racconta i pensieri di lui, uno quello di lei. Nulla di nuovo quindi, ma sono simpatici i rimandi continui a canzoni, film e serie tv più o meno note, e poi i pensieri di questi due ventenni sono teneri... come possono essere a quell'età. Ah l'amore! E naturalmente... è per sempre! :P
Tre stelle e mezzo
Ps. Ora devo cercare il film...
...Continua