Avendo già letto la serie di Anita Blake, della stessa autrice, temevo che mi sarei trovata di fronte una specie di seconda copia. Invece ne sono stata piacevolmente sorpresa, nonostante l'impronta dell'autrice si veda.
Ci ho messo un po di capitoli a farmi prendere dalla storia, ma una volta superato il blocco è filato tutto liscio. La cosa che mi ha fatto più piacere è stato il folclore celtico e del piccolo popolo, leggende che mi sono sempre piaciute, è interessante leggerle sotto un occhio più adulto. L'unica pecca forse è che ancora non sono riuscita ad inquadrare la protagonista.
Ora sto per scrivere una cosa che farà inorridire molti fan dell'autrice. Nel mondo intero la Hamilton è nota principalmente per aver creato il personaggio di Anita Blake. Ebbene gente, io non ho mai letto uno solo di codesti romanzi. Non è da molto che frequento l'urban fantasy dunque spero mi perdonerete. Partendo da un punto di vista assolutamente neutro, senza preconcetti sull'autrice e il suo lavoro, spero dunque di poter scrivere una recensione piuttosto oggettiva.
Il romanzo non è scritto male, ha un suo stile, anche se manca di fluidità in alcuni punti e di un certo equilibrio tra scene di sesso e scene splatter. Alcune recensioni che ho letto parlavano di scene troppo spinte (a costoro dico, non leggete mai le saghe zia J.R.Ward!) ma io credo che la questione sesso in questi romanzi non sia quanto è esplicito ma quanto è funzionale alla trama. Nel caso della Carey per esempio è essenziale perché la protagonista è una cortigiana ed una spia, il sesso è dunque un modo per ottenere informazioni e mercanteggiare trattati. Nel caso di questa nuova saga della Hamilton invece, serve, non c'è dubbio, però non c'è ancora quell'equilibrio che rende il sesso autenticamente funzionale allo svolgersi degli eventi. Suppono che sia dato dal fatto che è il primo romanzo. Gli intrighi della Corte Unseelie sono affascinanti ma spero che si complicono ulteriormente, un paio di cattivi non bastano, mi auguro vivamente che ne entrino in gioco altri. Non mi sto lamentando della sadica zia della protagonista e del suo adorato psicotico figlioletto, sia chiaro, ma se tutto si gioca su intrighi poltici bisognerà aggiungere altra carne al fuoco. Inoltre vorrei che ci fosse più black humor nei prossimi capitoli. Lo humor è essenziale in questi romanzi, altrimenti si scade nel trito binomio sesso-violenza. Cose positive ce ne sono comunque, la protagonista non mi dispiace, fortunatamente non ha uno di quei terrificanti caratteri da "puritana prima della classe salviamo il mondo" che gli americani adorano. E' disinibita, sfrontata, abbastanza ironica, ci tiene alla propria pellaccia (tutte queste eroine ansiose di morire, che strazio!) e non è una sprovveduta totale (alleluja!). Inoltre ha dei poteri piuttosto terrificanti. Nel complesso la basi sono buone anche se la scrittura dell'autrice non mi fa impazzire credo che i presupposti per una saga intrigante e coinvolgente ci siano tutti.
Da leggere in una grande metropoli o in aperta campagna (non troppo vicino ai pasti).
Oggi vi parlo del primo libro della saga di Merry Gentry, pseudonimo sotto cui si cela la principessa Sidhe, Meredith NicEssus, in fuga dal suo stesso popolo perché mal vista da sua zia, la regina. La regina della corte Unseelie, Andais, infatti, la vuole morta perché, essendo per un quarto umana, Merry è mortale. Per questo lei non ha ancora sviluppato le mani del potere, ossia i poteri tipici di un fay adulto (delle quali si parlerà meglio nei libri a venire e quindi non vi spoilero nulla!!)
Nel corso della storia ci verranno un po’ spiegate le dinamiche di questo mondo popolato da fay, mutaforma e creature mitiche in generale. In particolare, avremmo una bella introduzione al modo Sidhe (assolutamente indispensabile per capire qualcosa delle dinamiche politiche in cui la nostra povera principessa si troverà immischiata fino al collo!)
La storia incomincia con Meredith che, sotto il falso nome di Merry e con l’aiuto magico di una buona dose di glamur, lavora in un’agenzia d’investigatori privati. Tutto cambia quando si presentano in ufficio due donne, rispettivamente amante e moglie dello stesso uomo, che, nelle loro notti di passione, sono cosparse con uno speciale olio afrodisiaco, che si sospetta essere magico. La questione è spinosa, perché è fuori legge usare oggetti del genere, inoltre il loro compagno lo usa anche per stuprare molte donne.
La bella Meredith è convinta a fare da «specchietto per le allodole» (testuale, da p. 36), e conosce così Alistair Norton, l’uomo in questione, ma questo incontro la porterà a rivelare agli altri la sua vera natura di principessa.
Ora scappare dalla zia è impossibile ma… bè lei ha cambiato i suoi progetti sulla nipote. Così, tra corti, razze e Corvi (o guardie del corpo), Meredith ritornerà sui suoi passi, affrontando il suo passato e riprendendo la sua legittima posizione di principessa.
In contemporanea alla risoluzione del caso, essendo questo il primo libro della saga, ci saranno le descrizioni dei protagonisti e un’introduzione alle dinamiche dell’intera saga… si entrerà nel vivo della storia principale solo alla fine!
Come avrete potuto capire, questa nuova serie della Hamilton è completamente diversa dalla più conosciuta serie di Anita. Qui la carica erotica è incredibilmente alta, davvero, davvero, ma proprio davvero, alta.
Rimane comunque lo stile accattivante tipico dell’autrice, che qui, però, inserirà molti complotti politici (non noiosi, lo giuro!).
È un libro che, comunque, consiglio tantissimo alle amanti del genere erotico (inutile girarci attorno, la carica sensuale è tale che, alle non amanti del genere, il libro non piacerebbe, immagino) e che vi porterà sicuramente in alto con la fantasia… vi dico solo che io ho rivalutato gli uomini con i capelli lunghi.
Coinvolgente, originale e sensuale, nonché scritto benissimo! Insomma un libro da leggere!
Ciao a tutte e … buona lettura!
Molto bello e interessante, a confronto Anita è leggermente più spinto nel scene si sesso ma il coinvolgimento nella storia è uguale ti lascia il fiato sospeso, gli intrighi l'amore i sentimenti sono il tema principale di questa storia, da un certo punto di vista completamente diverso da Anita Blake ma nel profondo molto simili, i protagonisti sono fantastici difficilmente non ti puoi innamorare di loro, non perché sono belli o danno prestazioni fantastica ma per il loro carattere il loro modo di essere!
...ContinuaMi è piaciuto, più di quello che ho letto della serie di Anita Blake, il sesso è esplicito ma non così volgare da essere illeggibile, anzi secondo me è una rappresentazione del mondo Faire. E' il primo di una serie e sicuramente andrò avanti. Lo consiglio a chi piace l'urban, ma adult, tipo la Frost.
...Continua