Non è stata semplicemente una lettura illuminante e densa di significato.
E' stato precipitare in un universo "orwelliano", un viaggio metafisico.
Ho ascoltato una voce, quella di V, che trascende le pagine, i disegni.
Una voce che non incita al Caos, ma all'Anarchia, perché l'Anarchia "wears two faces, both creator and destroyer. Thus destroyers topple empires, make a canvas of clean rubble where creators can then build a better world".
Una voce di chi non è fatto solo di carne, ma di un'Idea, e "Ideas are bulletproof"
"He's become some sort of symbol to them, hasn't he?
People need symbols, he understood that, we've forgotten it"
Il nostro mondo è davvero così diverso da quello in cui V fa crescere le sue rose?
Il nostro Occidente di pace flaccida, di presunta libertà, di un benessere sbandierato come unica conquista necessaria?
"You were already in a prison. You've been in a prison all your life. Happiness is a prison, Evey. Happiness is the most insidious prison of all. Your lover lived in the penitentiary that we are all born into, and was forced to rake the dregs of that world for his living. He knew affection and tenderness but only briefly. Eventually, one of the other inmates stabbed him with a cutlass and he drowned upon his own blood. Is that it, Evey? Is that the happiness worth more than freedom? It's not an uncommon story, Evey. Many convicts meet with miserable ends. Your mother. Your father. Your lover. One by one, taken out behind the chemical sheds... and shot. All convicts, hunched and deformed by the smallness of their cells, the weight of their chains, the unfairness of their sentences...
I didn't put you in a prison, Evey.
I just showed you the bars."
Non mi è facile scrivere di questa bellissima storia, come spesso mi accade con le storie che amo profondamente.
SE mi si chiedesse una opinione su questo fumetto direi che è una grande prova di sceneggiatura seppur con un piccolo errore di ingenuità: da una guerra atomica o nucleare non se ne esce vivi, non c'è proprio modo di ricreare una nazione anche se sotto una ferrea dittatura.
Visto con gli occhi attuali si dovrebbe dire che V for Vendetta è la storia in cui un uomo ha accesso come un hacker al sistema computerizzato che controlla tutta una nazione, o almeno Londra, sin dentro le case dei suoi cittadini e tramite le conoscenze (proibite ai più) acquisite in proprio che le informazioni su determinati cittadini con posizioni di potere, quest'uomo elimina e manipola costoro col fine di distruggere la dittatura salita al potere -grazie al caos socio economico seguente la guerra ed alle multinazionali- e restituire piena libertà ai cittadini. In verità fa molto di più: V rieduca la gente, o almeno Evey, le propone di ripensarsi e ripensare la propria condizione, il proprio pensiero, di abbandonare i simboli di un passato ormai svuotato e inutile in favore di un futuro pieno di sapere, conoscenza e amore e libertà, anche la libertà di ritornare indietro.
Certo, narrata così sembra un poco banale, specie nel finale ma è molto di più, mi ritrovo a leggerla anche per la terza volta e sempre rimango sorpresa dall'intreccio della storia ma anche dai personaggi, dell'operato di V che sembra spietato quando sembra manipolare una già vittima come Rose Almond per spingerla alla prostituzione da cui è destinata poi ad un grande gesto.
Ma occorre leggere bene ed attentamente, certo non siamo ancora ai livelli di Watchmen e dei suoi multi livelli di lettura ma siamo già lì, il passo sarà breve.
C'è un percorso che V ha tracciato che lo porterà alla vittoria dai cui onori si sottrarrà in un modo che non ci aspettiamo dall' "eroe", consegnando ad Evey un lascito ben più importante che la sua sostituzione: non è banale il fatto che lei ne indossi la maschera perchè non è esattamente quello che Evey fa...Lei non è stata salvata per essere un amante, nè una adepta, nè una seguace...lei è stata liberata da sè stessa e dalle gabbie che le erano state imposte.
E del resto il lascito vero di V ad Evey è il Teatrino delle Ombre, dov'è il vero sentiero percorso dal "ribelle" anarchico da cui deriva quello per l'abbattimento della dittatura.
E' la mente di V che è passata attraverso torture ed esperimenti come cavia umana in un lager da cui è fuggito -distruggendolo- con una visione, una mente che si è alimentata di amore inflessibile ed incrollabile, ma anche di scienza, di bellezza, di letteratura, di musica e cinema in un mondo che li vieta, li nega, c'è tutto ciò che serve ad Evey per il suo futuro, e quello degli uomini se lei vuole.
Ed Evey si, accetterà quel ruolo ma a modo suo ed a modo suo realizzerà la libertà degli uomini.
Esattamente ciò che V desiderava.
Great graphic novel, very exciting, had to read it in one go. 5/5 :)
V