“Io vado pazza per Tiffany: specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie.
Vuoi dire quando è triste?
No… Uno è triste perché si accorge che sta ingrassando, o perché piove. Ma è diverso. No, le paturnie sono orribili: è come un’improvvisa paura di non si sa che. È mai capitato a Lei? “
Recensione 29: Vacanze da Tiffany
19 ottobre 2018 ~ ilbuonvecchiolibro
“Io vado pazza per Tiffany: specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie.
Vuoi dire quando è triste?
No… Uno è triste perché si accorge che sta ingrassando, o perché piove. Ma è diverso. No, le paturnie sono orribili: è come un’improvvisa paura di non si sa che. È mai capitato a Lei? “
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Buongiorno Book Lovers, le prime piogge d’autunno sono arrivate, per me questo è un periodo romantico, amo i suoi colori, ma è anche triste perché un’altra estate è andata via.
Ma per far passare questa nostalgia ho deciso di dedicarmi alla lettura romantica…”Autunno D’Amore”.
Per inaugurare il mio “Autunno d’Amore” ho scelto il libro di Francesca Baldacci, “Vacanze da Tiffany”, estate, amori estivi e….da scoprire!!!!!
Come si intuisce dal titolo è un romanzo che omaggia il celebre film cult degli anni ’60 “Colazione da Tiffany”, con la grande e bellissima Audrey Hepburn (Holly Golightly) e l’affascinante George Peppard (Paul Varjak).
Chi non ha visto almeno una volta questo film?
Io ricordo la prima volta che l’ho visto, ero una ragazzina, mia madre e le sorelle erano emozionatissime quella sera, si telefonavano ogni 10 minuti per ricordarsi l’appuntamento in tv, sembravano essere ritornate a 20 anni…due volte ho assistito a questa scena, per me all’epoca, esilarante, la prima volta, come già detto con “Colazione da Tiffany” la seconda volta con il film “Scandalo al sole”…
Da “Colazione da Tiffany” a “Vacanze da Tiffany” di anni ne sono trascorsi, non siamo a New York ma sulla Riviera delle Palme, non siamo davanti alla vetrina della mitica gioielleria ma siamo davanti all’hotel da “Tiffany”, ma “Tiffany” resta sempre il luogo dove…
“…ti senti sicura, che qui non ti accadrà nulla di male.”
Recensione 29: Vacanze da Tiffany
19 ottobre 2018 ~ ilbuonvecchiolibro
“Io vado pazza per Tiffany: specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie.
Vuoi dire quando è triste?
No… Uno è triste perché si accorge che sta ingrassando, o perché piove. Ma è diverso. No, le paturnie sono orribili: è come un’improvvisa paura di non si sa che. È mai capitato a Lei? “
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Buongiorno Book Lovers, le prime piogge d’autunno sono arrivate, per me questo è un periodo romantico, amo i suoi colori, ma è anche triste perché un’altra estate è andata via.
Ma per far passare questa nostalgia ho deciso di dedicarmi alla lettura romantica…”Autunno D’Amore”.
Per inaugurare il mio “Autunno d’Amore” ho scelto il libro di Francesca Baldacci, “Vacanze da Tiffany”, estate, amori estivi e….da scoprire!!!!!
Come si intuisce dal titolo è un romanzo che omaggia il celebre film cult degli anni ’60 “Colazione da Tiffany”, con la grande e bellissima Audrey Hepburn (Holly Golightly) e l’affascinante George Peppard (Paul Varjak).
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Chi non ha visto almeno una volta questo film?
Io ricordo la prima volta che l’ho visto, ero una ragazzina, mia madre e le sorelle erano emozionatissime quella sera, si telefonavano ogni 10 minuti per ricordarsi l’appuntamento in tv, sembravano essere ritornate a 20 anni…due volte ho assistito a questa scena, per me all’epoca, esilarante, la prima volta, come già detto con “Colazione da Tiffany” la seconda volta con il film “Scandalo al sole”…
Da “Colazione da Tiffany” a “Vacanze da Tiffany” di anni ne sono trascorsi, non siamo a New York ma sulla Riviera delle Palme, non siamo davanti alla vetrina della mitica gioielleria ma siamo davanti all’hotel da “Tiffany”, ma “Tiffany” resta sempre il luogo dove…
“…ti senti sicura, che qui non ti accadrà nulla di male.”
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All’hotel Tiffany il tempo si è fermato ai mitici anni ’60.
“A volte non è male avere l’aria di una balorda…”
Inizia così, con una frase del mitico film, il romanzo di Francesca Baldacci, la protagonista è Angy una giovane studentessa universitaria, carattere molto impulsivo, sta per sposarsi ma alla vigilia del matrimonio il suo ragazzo le dice di essersi innamorato veramente di un’altra…cosa fare piangere o pensare ad una vendetta?
Meglio vendicarsi della donna che ti ha rubato l’amore…
“La vendetta è un piatto che si serve freddo, e dunque ci ho pensato sopra un bel po’ prima di mettere in atto tutto quanto.”
Dopo essersi tolta qualche sassolino Angy decide di riprendersi la sua vita, cosa fare per dimenticare un amore, un dolore, liberarsi dei brutti pensieri?
Si va in vacanza…anzi una vacanza /lavoro.
Dove?
Sulla Riviera delle Palme dalle zie, zia Gisella e zia Camilla, qui le zie gestiscono un hotel, hotel da Tiffany, in onore del film che adorano, “Colazione da Tiffany”…la perticolarità di questo hotel?
Sembra di varcare la porta del tempo e ritrovarsi nei mitici e fantastici anni ’60.
Romanzo frizzante, divertente, romantico, nostalgico, se fosse un film?
Una brillante commedia leggera e romantica, proprio come le commedie degli anni 50/60 hollywoodiane.
Angy è sicura che all’hotel Tiffany lei guarirà tutte le sue ferite, poi ci sono le zie, due simpatiche sessantenne, che la adorano e l’aiuteranno con la loro allegria.
Fra il lavoro, le feste a tema, serate cinema e musica anni ’60, Angy riuscirà a dimenticare Marco?
“Qui sembra di vivere fuori dallo spazio e dal tempo: macché terzo millennio, qui siamo nei mitici anni sessanta, con la loro magia.”
Ci pensate se un hotel simile esistesse veramente, io sarei una cliente assidua, amo gli anni ’60, anche se non li ho vissuti, ma sono cresciuta con degli appassionati nostalgici di quegli anni.
Come Angy anch’io ho avuto degli zii che mi trasmettevano quella magia, mi insegnavano i balli, mi raccontavano dei bellissimi film e degli attori…i loro ricordi erano così belli che mi sembrava di averli vissuti con loro.
Le zie Camilla e Gisella fanno di tutto per distrarre Angy dal ricordo di Marco, ma al contrario di quello che pensava Angy, l’amore non va in vacanza.
Il suo cuore riprendere a battere per un giovane ospite misterioso e solitario, occupa la stanza n.8, ha prenotato per tutta la stagione, qualcuno lo chiama “il folletto con gli occhiali da sole”.
L’ospite misterioso si chiama Giulio, è molto riservato, non ama la compagnia, ma Angy con il suo carattere frizzante e vivace riesce ad avvicinarlo.
Ma qualcun altro fa uno stano effetto ad Angy, il bel e tenebroso Renato, vicedirettore dell’hotel, sempre molto severo con lei.
“Adesso mi ritrovo addirittura in mezzo a due fuochi: Giulio, romantico più che mai, e Renato, terribilmente ambiguo con il suo atteggiamento a volte tenero. Sono entrambi molto, molto pericolosi per me.”
Ma Renato è veramente così burbero come vuol far credere a Angy o in realtà è molto geloso?
Sulle note di “Moon River” l’estate volge al termine, Angy crede di aver trovato l’amore vero, quello con la A maiuscola, sarà forse Marco, che si è accorto di aver sbagliato a lasciarla; o forse il misterioso Giulio, che sotto gli occhiali da sole ha due occhi:
“azzurri, anzi no turchini. Lo stesso colore del cielo che sta emergendo oltre il rosa dell’alba.”
o il burbero Renato:
“con i suoi occhi verdissimi come il mare prima di una tempesta.”
Solo il cuore di Angy….saprà scegliere….
Romanzo ricco di romanticismo, mai stucchevole, ironico, spiritoso, ricco di ottimi consigli su come affrontare le paure e i dolori.
Ricco di ricordi degli anni sessanta, musiche e film che ancora oggi, anche le nuove generazioni, conoscono.
Belle descrizioni dei luoghi e dei paesaggi.
Descrizione perfetta dell’hotel, sembra quasi di esserci dentro: con le pareti ricoperte di foto delle scene del film “Colazione da Tiffany”, la locandina, le vetrinette dei ricordi, baby-doll, giocattoli, riviste di quegli anni, la sala cinema dove poter vedere i film usciti o dedicati agli anni sessanta.
“Questi oggetti in bella mostra, con i loro ricordi, creano un ponte ideale fra il mondo di ieri e il mondo di oggi, tra passato e presente, qualcosa di cui non possiamo fare a meno.”
Un romanzo, questo di Francesca Baldacci, adatto a tutti, di ogni età e generazione, romantici e non, ma soprattutto per i nostalgici…
Il miglior modo, credo, di chiudere questa recensione, di un romanzo che omaggia un film cult, “Colazione da Tiffany”, è omaggiarlo ascoltando e leggendo le parole di questa bellissima colonna sonora, “Moon River”, scritta da Mogol – J. Mercer – H. Mancini, vincitrice di un Oscar nel 1962.
“Moon River”
Moon river, wider than a mile
I’m crossing you in style some day
Oh, dream maker, you heart breaker
Wherever you’re goin’, I’m goin’ your way
Two drifters, off to see the world
There’s such a lot of world to see
We’re after the same rainbow’s end, waitin’ ‘round the bend
My huckleberry friend, moon river, and me
(moon river, wider than a mile)
(I’m crossin’ you in style some day)
Oh, dream maker, you heart breaker
Wherever you’re goin’, I’m goin’ your way
Two drifters, off to see the world
There’s such a lot of world to see
We’re after that same rainbow’s end, waitin’ ‘round the bend
My huckleberry friend, moon river, and me
(moon river, moon river)”
...ContinuaAvevo già letto l'ebook appena uscito, prima che i diritti venissero acquistati dalla Sperling, e devo dire che, rileggendo la storia, l'ho gustata ed apprezzata maggiormente. C'è verve, leggerezza, un'ironia gradevole mai sopra le righe, direi "di classe" come lo è lei, la grande Audrey Hepburn di Colazione da Tiffany a cui il libro s'ispira. Anzi, direi proprio che il tratto caratteristico del libro, oltre l'attrazione-scontro tra Angy e Renato (io non tifavo assolutamente per Giulio, tanto meno per Marco) è proprio l'atmosfera magica di quegli anni che il libro riesce a riprodurre benissimo, nelle descrizioni degli oggetti vintage dell'albergo, nei film nominati, nella caratterizzazione delle simpaticissime zie... un passato, però, che si sposa meravigliosamente bene con una storia moderna, fluida, perfetta anche per il pubblico femminile di oggi. Insomma un connubio perfetto tra passato e presente!
...ContinuaRECENSIONE A CURA DI ALICE
2 stelline
Forum --> http://insaziabililetture.forumfree.it/?t=68586578
Appena si legge il titolo è lampante il richiamo al mitico film “Colazione da Tiffany”, così come la copertina stessa.
La trama mi aveva incuriosito, c'era un richiamo al sapore estivo, qualcosa che stuzzicava. Infatti il libro parla di Angela, detta Angy, che è appena stata mollata dal fidanzato a un passo dalle nozze. Marco l'ha piantata di colpo con un “credevo fosse amore, invece poi è arrivata Marisa ed è cambiato tutto”. Marco adesso si gode la nuova storia con Marisa senza nemmeno un minimo di rimorso.
Angy non ci sta. Depredata a ciel sereno di un futuro roseo, di amici, di una carriera universitaria promettente, decide di vendicarsi. Una cosuccia. Si presenta nel negozio di Marisa e si sfoga. Si toglie un sassolino dalla scarpa e poi parte.
Su consiglio della madre si reca al Tiffany, l'hotel sulla Riviera delle Palme gestito dalle zie Camila e Gisela. Il programma è liberare la mente dall'ex fidanzato, dall'umiliazione e dal cuore spezzato. Ma soprattutto niente uomini. Manco a dirlo, ovviamente.
Inizia ad aiutare le zie lavorando e subito si imbatte in Renato, il vicedirettore con due occhi verdi stupendi che però la critica in ogni cosa. La ritiene una raccomandata viziata. Tra loro due scatta qualcosa ma Renato è talmente antipatico da arrivare a tollerarsi appena. Nel frattempo Angy adocchia Giulio, il misterioso cliente bello e affascinante della suite che non vuole essere disturbato. La prima volta che Angy riesce a parlarci scocca la scintilla.
I tre mesi passano veloci, tra amori travolgenti, dubbi e feste. Ripeto, la trama mi aveva incuriosito e attirato, ma la storia si è rivelata assai noiosa. Il libro è basato tutto sul viaggio tra le mille domande di questa Angy, che ad ogni azione accompagna come minimo mezza pagina di paturnie. Ma cosa mi è preso? Ma come finirà? Ma se poi lui pensasse che io... ? E se di colpo poi... ?
Ce ne sono talmente tante che danno la nausea. La scrittura è davvero elementare, gravida di punti esclamativi (che personalmente sopporto molto poco). I punti esclamativi portano a un ritmo di lettura che non va bene per tutte le scene, invece qui per una frase sì e una no ne troviamo per benedire e santificare. Davvero esagerati. Risulta frivolo.
La storia segue il corso confuso dei pensieri di Angy che non mi sento di salvare come miglior protagonista femminile. Le figure maschili sono piatte, non c'è nessun sfarfallio nello stomaco del lettore. Giusto un guizzo d'interesse per il mistero che gravita intorno a Giulio, che però si scopre quasi subito facendo due più due.
Insomma, noia.
Peccato davvero, l'idea l'ho trovata (anche se non originale il fatto di sfruttare l'estate come momento di gloria) carina e acchiappante.
Forse poteva salvarsi mettendo almeno qualche scena sensuale o erotica, un accenno, e invece niente. Tutto fin troppo velato.
Fa eccezione la bella atmosfera dell'hotel, tutto in stile anni ‘60/’70, le zie sono un diversivo abbastanza divertente che spezzano la monotonia delle menate della ragazza. Un giorno ama Giulio, poi però Renato ha dei bellissimi occhi verdi, poi però che faccio sono appena uscita da una storia mostruosa, poi però è meglio viverla così giorno per giorno, ecc ecc, verso la conclusione più scontata che mai.
Da http://leggerefantastico.blogspot.it
Qual è la soluzione più adatta per riprendersi da una relazione d' amore terminata nel peggiore dei modi? Ovviamente quella di leccarsi le ferite in un posto magico, lontano dalla vita disastrosa del presente, un luogo in cui intraprendere un nuovo inizio, e perchè no, sperare anche nella nascita di un amore da sogno. Angie aveva tutto ciò che una donna potesse desiderare: un fidanzato amorevole e un imminente matrimonio a cui pensare. Peccato che, in un baleno, la sua vita e la sua relazione amorosa precipitano come un pericolante castello di carte. Marco, quello che si presumeva, avrebbe dovuto essere il fidanzato perfetto, la pianta in asso per un' altra donna. Ed Angie cosa decide di fare? Vendicarsi, perchè la vendetta va servita su un piatto rigorosamente caldo, in barba a quanto dicono i proverbi, e poi partire lasciandosi il passato alle spalle. La sua nuova prerogativa è: ricominciare! E in quale luogo migliore se non il grazioso hotel delle sue adorabili zie, in riva al mare? In quell' elegante hotel, ogni angolo ricorda il favoloso mondo cinematografico di Colazione da Tiffany, con i gadget anni sessanta esposti nelle incantevoli vetrinette, una sala cinema in cui si trasmettono film d' epoca e le locandine sparse nelle innumerevoli sale. Tutto sembra gridare pace e serenità, tranne la presenza di un rompiscatole come il vicedirettore Renato, attraente quanto scorbutico, e un alone di mistero che aleggia tra le mura dell' hotel grazie allo strano cliente della stanza numero otto. Presto Angie si accorgerà che il Tiffany rappresenterà la sua nuova rinascita, la strada per ritrovare la tanto agognata felicità.
Tra amori, simpatiche litigate e un caratterino niente male, Vacanze da Tiffany si è rivelata una lettura leggera e piacevole per tutta la sua durata. Con la narrazione in prima persona possiamo comprendere meglio il mondo vivace e frizzante di Angie, facendoci coinvolgere con la sua trascinante allegria. Un romanzo ricco di dialoghi, elegante, fresco e semplice, Vacanze da Tiffany risalta la spontaneità di una protagonista tutto pepe e di un' autrice che ha voluto e saputo donare al suo scritto un tocco raffinato tanto quanto spensierato ad una storia altrettanto spigliata e molto leggera. L' amore, il punto nevralgico dell' intera storia, c'è e rappresenta un elemento tangibile, anche se affrontato spesso in maniera buffa e divertente, quanto si addice al carattere della protagonista. Il mistero, ben presto svelato, del cliente della stanza numero otto e la presenza di Renato, aggiungono un ingrediente gradito alla lettura, anche se avrei preferito fossero maggiormente approfonditi entrambi. E' una lettura in cui sono presenti delle note nostalgiche legate soprattutto agli anni di Colazione da Tiffany ed un buon libro da portare in spiaggia per trascorrere con esso qualche ora di assoluta spensieratezza.
La mia recensione su Sognando Leggendo:
http://sognandoleggendo.net/vacanze-da-tiffany-di-francesca-baldacci/