È un fedele resoconto di un incredibile viaggio intorno al mondo fatto da un inguardabile curioso, nonché naturalista. A tratti può risultare pesante per l'eccessiva precisione nelle descrizioni, ma offre comunque uno spaccato fedele del mondo di inizio Ottocento.
...ContinuaCi ho messo più tempo io a leggere che Darwin a viaggiare! Non è un libro d'avventure, ma quello che già il titolo dichiara: il diario di un naturalista. Sono annotazioni botaniche, zoologiche e soprattutto, quel ch'è peggio, geologiche: che c'è di meno interessante dei sassi!? Epperò restituiscono i luoghi visitati con fedeltà ed efficacia, cosicché, quando si riesce a intenderle, davvero è come star lì; si veda in specie la parte sulla Terra del Fuoco.
Darwin agisce come un detective, osserva ed elabora teorie. Incidentalmente, nel descrivere si descrive; la sua scatola cranica, come scoperchiata, lascia vedere il cervello all'opera. Con un puntiglio che, se da un lato è certo dovuto a genuino interesse, dall'altro, a mio modo di vedere, potrebbe in parte rispondere all'ansia di non deludere chi gli ha concesso una tale opportunità, innanzitutto il padre, e dimostrare di avere delle capacità.
Non mancano delle osservazioni morali che tradiscono in lui il mancato ecclesiastico. Afferma infatti che l'esportazione del Cristianesimo, sotto quest'aspetto, darà modo di migliorare la condizione delle colonie: l'esempio più esplicito è quello della Nuova Zelanda.
Costante e interessante è pure la dicotomia tra uomo selvaggio e civilizzato, con Darwin che esalta espressamente questo e respinge quello, che tuttavia non può fare a meno d'invidiare per la vita indipendente e gioiosa che conduce.
S'impara inoltre qualcosa di "pratico". Come accendono il fuoco i gauchos e i tahitiani e come cucinano, gli uni usando le ossa animali (combustibile che produce calore come il carbone), gli altri improvvisando un forno con la terra. Si vede l'astuzia del proprietario di una miniera per non farsi rubare l'oro dagli operai, che la ghiaia è un buon giaciglio, come si utilizzano le bolas, come si alleva un cane da pastore, come radunare senza sforzo i muli dispersi...
E ci sono mirabilia della natura: folgoriti, terremoti, pesci palla che vengono ingoiati da squali e che si aprono la strada per la libertà a morsi etc...
...Continua"fra gli spettacoli che sono rimasti più profondamente impressi nella mia mente, nessuno supera il sublime delle foreste primordiali, intatte dalla mano dell'uomo, siano quelle del brasile, in cui predominano le forze della vita, o quelle della terra del fuoco, in cui prevalgono il disfacimento e la morte. [...] nessuno può stare in quelle solitudini senza commuoversi e senza sentire che in un uomo vi è qualche cosa di più del semplice respiro del suo corpo.
richiamando le immagini del passato, le pianure della patagonia si ripresentano con insistenza davanti ai miei occhi; eppure quelle pianure sono considerate da tutti squallide e inutili. esse si possono descrivere soltanto con caratteri negativi; senza case, senz'acqua, senz'alberi, senza montagne, producono soltanto alcune piante nane. perché allora, e ciò non accade soltanto a me, questi aridi deserti si sono impressi così fortemente nella mia memoria?"
Ho dato tre stelline perchè non è stata una lettura dhe mi ha entusiasmata particolarmente. Ne riconpsco l'importanza e il peso culturale, ma per me, che non ho un grandissimo interesse in materia naturalistica, è risultata a volte troppo noioso. Alcune parti vanno molto a rilento, altri capitoli invece li ho letti a perdifiato! Meravigliosa la parte inerente all'Australia e il resoconto finale del viaggio.
...ContinuaNel titolo del commento alcune delle grandi doti e capacita' che possedeva Charles Darwin.
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Scienziato per il suo sapere, Naturalista per le scoperte e la divulgazione che ne fece, Geografo per le sue conoscenze estese (siamo nella prima meta' dell'800), Viaggiatore per lo spirito e l'ardimento dei suoi viaggi (spesso in terre inesplorate e pericolose), Narratore per la bellissima prosa su materia difficile ma resa ben capibile da un profano e grandemente appassionante.
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All'eta' di ventidue anni nel dicembre 1831, gia' in possesso di gran cultura nelle sue materie (e di grande maturita' per la sua giovane eta'), si imbarco', nel porto inglese di Davenport, come Naturalista sulla Beagle, nave inglese al servizio della corona, per un viaggio durato cinque anni intorno al mondo.
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Viaggio' sia per mare che per lunghi tratti via terra osservando, documentando, raccogliendo materiale di ogni tipo, studi che portarono alle sue idee sulla "Origine della specie".
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Lettura di assoluto interesse e di grande fascino, da molteplici punti di vista: natura (animale, vegetale, minerale), popolazioni, storia, citta', paesi, stati, aspetti politici del tempo, usanze e molto altro.
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Interessante ed utile la prefazione di Pino Cacucci (scrittore e viaggiatore dalla grande penna) che si e' avvicinato a Darwin leggendo Francisco Coloane ed avendone tradotto tutta l'opera; Coloane (splendido narratore di viaggio e scoperta) racconta che alle Galapagos aveva due libri, questo di Darwin, che gli serviva anche da portolano, e "Gli avventurieri del mare" di E.Salgari.
Intreccio interessante: Darwin, Coloane, Salgari e Cacucci, personaggi con molti punti in comune a distanza di tempo considerevole.
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Libro, questo, che depongo nalla mia etichetta "I 6 stelle *****".
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Da copertina:
Nel 1831, Charles Darwin si imbarcò, in qualità di naturalista, a bordo del brigantino Beagle per partecipare a una spedizione che, per citare le sue stesse parole, «ha determinato la mia intera carriera». Viaggio di un naturalista intorno al mondo descrive la sua spedizione di cinque anni – in particolare lungo le acque costiere del Sud America. Mentre viaggiava attraverso Paesi inesplorati raccogliendo esemplari di piante e animali, Darwin iniziò a formulare le teorie dell’evoluzione e della selezione naturale, sviluppate in modo definitivo nella sua opera principale, L’origine delle specie. Affascinante resoconto di un’avventura straordinaria e insieme agile manuale scientifico, Viaggio di un naturalista intorno al mondo è una vivida introduzione alle idee di uno dei più autorevoli pensatori della storia.
«Dopo essere stato respinto per due volte da un forte vento di sudovest, il Beagle, un brigantino armato di dieci cannoni e comandato dal capitano FitzRoy della Royal Navy, è finalmente salpato da Devonport il 27 dicembre 1831.»
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http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Darwin
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12 gennaio 1836. Al mattino una lieve brezza ci ha portato verso l'ingresso di Porto Jackson...
(Australia)
Sempre suggestivi gli arrivi/partenze delle navi: Gibran nel "Il Profeta", De Amicis in "Constantinopoli", Fielding in "Viaggio a Lisbona",...
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http://it.wikipedia.org/wiki/HMS_Beagle
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http://www.billcasselman.com/darwin_beagle_small.jpg