Un grande classico, a volte un po' lento, ma che vale la pena di leggere.
Se devo trovare un difetto, soprattutto nella parte centrale della storia ho trovato lo stile della Bronte inutilmente prolisso.
Descrizioni troppo ampie, pensieri introspettivi talmente lunghi da far perdere il filo del pensiero...
A tratti ho avuto la tentazione di lasciare perdere, perché mi sembrava che la storia non andasse in nessuna direzione, rimanendo pagina dopo pagina sempre uguale a se stessa.
Meno male che non l'ho fatto, perché il finale (diciamo gli ultimi 5-7 capitoli) è da brividi...anzi, a dirla tutta mi ha fatto piangere!
Probabilmente non è un libro che rileggerei, ma almeno una volta andava fatto!!!
Appena finito di leggere. Mah, devo dire che dall'autrice di Jane Eyre mi aspettavo di più, almeno dal punto di vista della storia d'amore. Invece qui si parla soprattutto dell'emancipazione di una ragazza orfana e senza mezzi economici che decide di lasciare l'Inghilterra per l'Europa continentale per tentare la fortuna e trovare un suo posto nel mondo. Ci riuscirà non voglio specificare come, ma se la Bronte avesse lasciato da parte almeno la metà delle prolisse descrizioni e dei voli pindarici della mente della protagonista, persa tra suggestioni bibliche e pistolotti moralisti, il romanzo sarebbe sicuramente risultato più scorrevole e godibile, nonostante il finale a mio avviso un po' assurdo.
Consigliato solo se, come me, avete un grande amore per la letteratura ottocentesca.
Mi ha colpito sin dalle prime pagine e mi ha preso per mano facendomi vivere con i personaggi ogni singola emozione. Romanzo maturo, potente, bellissima la descrizione minuziosa del periodo storico e dell'animo umano.. mi ha totalmente spiazzata il finale, giunta ormai all'ultima pagina pensavo non ci fossero più colpi di scena.. Ho letto il libro poco per volta per gustarmelo a pieno ed ora che è finito ho la sensazione di aver lasciato un amico...
...ContinuaDopo aver amato jane eyre, non pensavo che un opera meno conosciuta di Charlotte Brontë, potesse solamente avvicinarsi, più che meno superarla, ma è proprio ciò che è accaduto. Ho adorato questo libro, dalla prima pagina all'ultima. ormai a distanza di anni dalla lettura ancora mi soffermo a ricordalo con affetto, a riflettere sul finale aperto. Uno dei pochi libri che mi ha suscitato più emozioni dal mio cuore di ghiaccio. Ovvero è capace di risvegliare sentimenti anche in persone che come me sono estremamente pragmatiche e razionali. Ovviamente consiglio o meglio invito tutti a leggerlo e poi raffrontarlo con" il professore " sempre di Charlotte Brontë, che ha un ambientazione e trama simile ma esito totalmente differente.
...ContinuaNonostante meno evocativi del classico W.E. della sorella Emily, i romanzi di Charlotte sono di una piacevolezza singolare. Le pagine scorrono come un fiume in piena e le molteplici descrizioni dei luoghi così come dei sentimenti dei personaggi non le appesantiscono affatto. Al contrario, in Villette la protagonista Lucy Snow riesce a toccare il cuore del lettore, seppur con le dita e le mani di quella freddezza che da subito caratterizzano il suo personaggio.
A mio avviso, la differenza maggiore tra il suo primo scritto, Jane Eyre, ed il suo ultimo, Villette, sta nella pacatezza, nella delicatezza e in parte nella maturità che l’autrice dimostra aver sviluppato nel corso degli anni.
Se Jane Eyre è un grido di passione, un’esplosione esagerata di sentimenti che si colorano lungo il filo del racconto ed investono la maggior parte dei personaggi, Villette è un sussurro amorevole, uno sciogliersi lento e costante, pietoso per certi versi, la cui unica passione focosa è incarnata da M. Paul Emanuel.
Anche Lucy, così come Jane, gode di una mediocrità fisica che le permette di passare inosservata al resto del mondo all'interno del libro, ma mentre la prima si insinua prepotentemente tra le pagine, presentandosi al lettore in tutta la sua nuda persona fatta di carne e sentimento, la seconda si lascia intendere, è un’osservatrice silenziosa che si limita per lo più a descrivere quanto la circonda, facendosi scoprire poco alla volta e diluendo le informazioni di sé con parsimonia.
In questo senso ho ritrovato una Charlotte Brontë più matura e pacata, con la stessa incredibile forza d’animo, sì, ma con la capacità di saperla utilizzare con moderazione ed eleganza.
Ho amato questo libro e lo consiglio nel caso in cui si voglia intraprendere un piacevole e malinconico viaggio alla riscoperta dei sentimenti più nobili. Il dramma finale, poi, assicura quel dolce-amaro estremamente piacevole che si scioglie sulla lingua nel momento in cui la storia non termina come avremmo voluto noi.
...Continua