Piccola lezione di guida per non-indiani: ricordatevene, quando vi capiterà di prendere un risciò e vedervi spacciati, schiacciati da un bus o dal traffico proveniente a tutta velocità da tutte le prospettive visibili. Dicono faccia parte delle esperienze da fare in India, paese in cui d'altra parte le esperienze da fare non mancano proprio.
Ma per tornare al libro, direi: prendete Precious Ramotswe, trapiantatela in India ed otterrete Vish Puri, altrimenti detto Cicciotto... scherzo.
In realtà. sebbene l'atmosfera sia indubbiamente e ghiottamente esotica in entrambi, la Ladies' Detective Agency n°1 mi ha datto molti più stimoli ed infinito divertimento in più della Investigatori Privatissimi Ltd, per quanto l'India sia sempre l'India ed a termine del romanzo un glossario fornisca ampie informazioni sui termini locali usati.
O forse solo visto uno visti tutti, perchè in questi generi bisogna anche mettere in conto l'effetto sorpresa.
Ad ogni modo è una lettura simpatica, scorrevole e senza pretese; e con il pregio di ricordarti le squisitezze che mangiavi quando eri lì.
Molto divertente. Un bel poliziesco umoristico, con personaggi delineati in modo ironico ma credibili. Soprattutto un affresco delle città e della vita indiane, viste con gli occhi di uno straniero che però ha vissuto in quella cultura e ne conosce varie prospettive dall'interno. Un affresco sempre in chiave umoristica ma comunque interessante, istruttivo e soprattutto gradevole.
...ContinuaSempre carine e leggere le avventure di Vish Puri.
Una lettura leggera leggera ma con alcuni spunti di interesse.
E' bene precisare che l'autore non è indiano ma (dal nome e dal volto) inglesissimo per cui la visione della società indiana potrebbe apparire come "folkloristica". A onor del vero non ci sono forzature o stereotipi che anzi troppo spesso abbondano in certa saggistica o romanzi di formazione sull'India. La storia è semplice. Vish Puri gestisce una delle società di investigazione più famose dell'India e svolge compiti vari anche se spesso centrati sul monitoraggio prematrimoniale o su altre amenità del genere. La storia segue i canoni classici di una storia principale (il ritrovamento di una domestica scomparsa, fondamentale per scagionare il suo cliente dall'accusa di omicidio) e di due di contorno. Niente di memorabile o che richieda particolare concentrazione. Maggior interesse viene dall'osservazione delle dinamiche indiane, specie quelle riferite all'imponente apparato burocratico e alla varia umanità che appare e scompare mentre scorrono le pagine del romanzo.
I dubbi maggiori vengono dalla scelta stilistica dello scrittore (o del traduttore?) che forse per volere fedelmente trasporre il linguaggio indiano ci suona come falso o ridicolo. Ad esempio i soprannomi abbondamentemente usati, specie "cicciotto" (Puri), "mammina" (madre) etc troppo frequenti per non suonare a noi "inadeguati al contesto".
Se non vi aspettate molto, non rimarrete delusi. Altrimenti passate ad altro