Ho iniziato a leggere questo romanzo come antidoto ad una lettura disastrosa. Devo riconoscere che ha fatto il suo dovere e mi ha distratto e confortato.
Dopo un inizio un po'incasinato sono entrata negli ingranaggi di questa vita dopo vita in senso letterale del termine ed ho apprezzato il contesto della stesura e lo sforzo elaborativo di questo sliding door letterario.
Mi è piaciuto molto leggere queste vite alternative di Ursola, gli eventi che interagiscono gli uni con gli altri fino ad arrivare ad un finale quasi ciclico che si riconnette alle prime pagine del romanzo.
Davvero una bella costruzione letteraria.
Se possono dare un consiglio vi invito a leggerlo in versione cartacea, poiché talvolta è necessario riordinare le idee sulle date in cui siamo caduti e scorrere le pagine è incredibilmente più facile che muoversi avanti e dietro con un lettore digitale.
Per niente noioso, mi spiace solo che non abbia una vera conclusione. O forse no?
Un libro da leggere tutto d'un fiato se si riesce a superare la noia di storie parallele piuttosto noiose almeno nella loro trama romanzata. Se poi lo si inizia a leggere senza conoscere il tipo di storia nella quale ci si sta immergendo, può risultare difficoltoso capire la sequenza degli avvenimenti e venire a capo delle molteplici vite della protagonista. Forse questo può essere il maggior difetto: non far entrare il lettore in nessuna di queste vite che, almeno inizialmente, disorientano e non fanno arrivare al bandolo della matassa. Forse un giorno lo rileggerò ...
...ContinuaL'ho letto dopo "Un Dio in rovina" e devo dire che "Vita dopo vita" è meno coinvolgente, forse perché è più facile immedesimarsi in un personaggio del proprio sesso (in Un Dio in rovina il protagonista è il fratello della protagonista di Vita dopo Vita). Devo dire anche che tutte queste vite alternative continuamente mescolate non aiutano certamente a rimanere connessi.
...Continua