Sono arrivato a questo grande autore grazie a Murakami, essendo stato il suo traduttore in Giappone.
Questa serie di racconti è composta da un crescendo di piccole storie che descrivono l'universo americano. Personaggi che si somigliano ma che incarnano la società del suo tempo.
Super consigliato
Forse per la fretta, non ho letto come mio solito una paginetta di questo libro prima di prenderlo. È stato un errore, l'avrei quasi sicuramente mollato. Basta qualche pagina per sgamare il trucco: racconti brevissimi dove sembra non succeda nulla, e infatti non succede nulla. Storie ordinarie che vorrebbero nascondere un qualcosa di non detto, una tensione latente tra i personaggi, una profondità psicologica che nella scrittura non emerge quasi mai. È quindi un non detto che effettivamente non dice nulla. Solo gli ultimi racconti si salvano.
...ContinuaUna interessante raccolta di racconti, ciascuno dei quali è una istantanea di momenti psicologici particolari che una persona qualsiasi potrebbe tranquillamente trovarsi ad affrontare in un giorno qualsiasi.
L'aspetto che più mi ha colpito di questo "Vuoi star zitta per favore" è proprio questo. Riuscire a cogliere quanto c'è di narrativamente interessante nei momenti più comuni, e di riuscire a farlo grazie ad un talento magistrale nello scegliere le parole giuste, nel creare le atmosfere giuste per parlare di uomini e donne.
Detto questo, credo che per qualche tempo non leggerò altro di Carver. E' davvero tutto troppo americano: molto spesso mi sono trovato a domandarmi dove finisce l'umanità e dove comincia l'americanità dei protagonisti delle varie storie, al punto che qulche pagina avrebbe potuto tranquillamente essere scritta da Philip Roth o da David Foster Wallace.
Bella la chiusa di tutti i capitoli della raccolta. Qui non si pensa al racconto come un "piccolo romanzo", che alla fine dei conti rimane per la stragrande maggioranza incompleto perchè non si è scritto abbastanza. In questo libro ogni storia è la nitida istantanea di un momento psicologico intenso. Fa eccezione proprio l'iltimo racconto, quello che dà il titolo, che in una certa facile drammacitià della situazione è un po' scialbo e romanzato, e c'entra poco con tutti gli altri, che hanno comunque un livello medio altissimo.
...Continua...] gli rivelò che la vita era una faccenda molto seria, un'avventura che esigeva, in un giovane che si affacciava al mondo, doti di forza e risolutezza; non era un'impresa facile, si sapeva, ma nondimeno valeva la pena affrontarla, a detta del padre di Ralph Wyman che ne era del tutto convinto. [p.204]
Insomma, realismo, minimalismo, narrazione in medias res, America e conclusioni sospese. Io? Amo!
http://letterandoconmarty.blogspot.it/2018/02/vuoi-star-zitta-per-favore-raymond.html
...ContinuaOgni racconto lascia l'amaro in bocca. Il non detto è in realtà qualcosa di talmente pesante e spaventoso da non poter essere espresso. L'America perbenista (neanche tanto bene) che nasconde (neanche tanto nascosti) orribili pensieri, voglie e desideri che non possono essere detti. Perchè siamo persone "per bene", o no ?
...Continua