Una ragazza di un liceo bolognese viene uccisa in maniera brutale appena fuori bologna, a denunciarne la scomparsa erano stati due suoi compagni al maresciallo dei carabinieri Greco.
É proprio dal liceo Righi che partono le indagini, infiltrando due agenti per cercare di scoprire qualcosa di più sulla vita e le frequentazioni di Laura.
In un mondo fatto di scontri politici tra destra e sinistra, di ricchezza borghese e riscatto criminale proletario, di droghe e rave party nella campagna Bolognese, il maresciallo Greco cercherà insieme alla sua squadra il colpevole di questo efferato omicidio.
Il romanzo di Massimo Fagnoni non è un giallo in senso stretto e nemmeno un thriller, ma è scritto molto bene e con un ritmo incalzante che rende piacevole la lettura.
I suoi personaggi sono ben caratterizzati, anche se dal mio punto di vista faccio fatica ad identificarmi (come magari può essere stato con il Commissario Montalbano o con il Vicequestore Schiavone).
Nonostante la bella scrittura ci sono troppe odi a carabinieri e polizia municipale per i miei gusti. Piccoli abusi di potere sono contemplati e tollerati dall'autore, a me sono apparse come grosse stonature.
Punti di vista, per carità. La storia nonostante queste piccole pecche scorre veloce e piacevole fino alla fine.
Recensione completa su http://www.aforismidiunpazzo.org/radici/vuoti-a-perdere.html
...Continuaho dovuto aspettare tre anni, ma finalmente il terzo libro del maresciallo Greco è arrivato ^.^
l'ho letto in due giorni, tanta era la smania di bruciaro... e come solito, quando faccio così, poi non riesco ad articolare molto altro che non sia un "bello bello bello bello... "
quindi, come solito, copio la recensione di chi l'ha vissuto e capito meglio di me ^.^
io posso dire che questa volta c'è anche "un po' di amore"... di quello che fa svegliare col sorriso e di quello che uccide...
ci sono i temi "cari" a Fagnoni: il mondo dei ragazzi, la loro povertà di valori (che è anche la povertà degli adulti)... ci sono bolognesi, che sono di sinistra finchè qualcuno non gli va a pisciare sul tappeto di casa.. e c'è la solita, bellissima e feroce Bologna.
Recensione di Rino Tripodi http://www.massimofagnoni.com/2015/07/vuoti-perdere-recensione-di-rino-tripodi.html?spref=fb
...ContinuaLa notte delle elezioni di Obama, primo presidente americano di colore, si accompagna alla notte del maresciallo Greco del nucleo operativo dei carabinieri bolognesi.
In questo modo entra in scena il protagonista principale di questa terza indagine.
Il quasi cinquantenne investigatore dovrà interagire suo malgrado con alcuni adolescenti e con chi dovrebbe occuparsi del loro inserimento nella società degli adulti.
Il vuoto del titolo è nella superficialità dei rapporti, nella violenza dei linguaggi, nell' indifferenza per qualsiasi sentimento, il pieno è una città nella quale si muovono dinamiche e persone che non si arrendono di fronte all'incomunicabilità obbligatoria, alla sopraffazione quotidiana.
Un nero metropolitano, dove la bassa emiliana ha sempre un suo ruolo da coprotagonista