Di questo famoso dramma esistono trasposizioni molteplici, teatrali e cinematografiche, e non è difficile capire il perché. Seppur breve e frammentario (l’autore morì a soli ventitré anni senza avere la possibilità di completarlo), contiene tutti gli “ingredienti” della perfetta opera letteraria romantica: passione, tradimento, follia, morte. Come altri personaggi immortali di altre epoche – Edipo, Amleto, Carmen –, Woyzeck affronta un destino che appare subito avverso. La forza, la violenza dei sentimenti non lascia scampo a chi perde il suo equilibrio e si lascia trascinare nel vortice delle passioni che tutto e tutti travolge – tranne beninteso il lettore.
...ContinuaQuest'opera letteraria è tanto breve quanto angosciante; lascia un senso d'angoscia e d'inquietudine come se ci si sentisse oppressi senza avere una via di fuga. La struttura frammentaria dell'opera, il fatto che sia incompiuta, l'essenzialità dei personaggi e dei dialoghi aumentano questo senso d'irrequietezza.
Il lettore percepisce l'angoscia del personaggio principale, Woyzeck, un soldato che tutti fanno sentire sbagliato: dal capitano che lo usa come barbiere facendolo sentire moralmente povero e ridicolizzandolo spesso, dal medico che lo paga per utilizzarlo come cavia umana e dalla sua amante, con la quale ha avuto un figlio, che lo tradisce. Tutto spinge Woyzeck, povero cristo che non ha mai fatto del male a nessuno, a sentirsi sbagliato, inadeguato alla vita e inizia ad avere allucinazione e sentire voci che lo spingono a commettere prima un omicidio e poi il suicidio.
Jeder Mensch ist ein Abgrund; es schwindelt einem, wenn man hinabsieht.
Gli ho dato solo due stelle perché non sopporto i libri che mi angosciano, ma è un'opera valida che merita di essere letta soprattutto se si è interessati alla letteratura tedesca del diciannovesimo secolo.
...Continuasei mai andato a teatro e dentro c'erano decine e decine
di sbirri?
e magari a teatro davano un'opera non proprio
tranquilla, pacifica, leggera,
ma un testo cattivo, cattivo, cattivo
e tu seduto in platea ridi e bestemmi ridi e
bestemmi [sei cattivo]
quando esci passi davanti alle divise
a casa al telefono toccherà difenderti
ma perché sei così puerile, ti dirà
infatti, perché dirai tu nel telefonino
in un mercatino di libri usati incroci uno
ride e ti fa sempre sta mania dei libri
mondo porco e tu gli fai eh, sì, ma prima o
poi finirà [lui non l'ha mica presa bene. pensava
forse, il tipo, di essere immortale?]
[basta sempre con il manicheismo da guerra fredda
dice. e io, in teoria, le dò ragione.
revelli tanti anni fa diceva le due destre]
[voi però avete rotto i coglioni. guarda, le
ho detto mentalmente perché ero troppo stanco,
se domani posso salire in bici, andare in stazione
salire su un treno e andare a lavorare, e sul treno
diosantissimo, leggere qualcosa, io per me
sono felice]
[tu, ha concluso lei, sei troppo ambizioso]
"- nonna racconta una storia
- venite qua marmocchie! c'era una volta un povero bambinello e non aveva nè babbo nè mamma, tutti erano morti e non c'era più nessuno al mondo. tutto era morto, e il poverino si mise a camminare e cercò giorno e notte. e siccome sulla terra non c'era più nessuno, gli venne in mente di andare in cielo, e la luna lo guardava tanto gentile; e come finalmente arrivò sulla luna, era un pezzo di legno marcio. allora andò dal sole, e quando arrivò sul sole era un girasole appassito. e come andò sulle stelle, erano dei moscerini dorati che stavano infilzati sul cielo, come li infilza sugli spini col becco l'avèrla rossa. e come volle ritornare sulla terra, la terra era un porto demolito. e lui era rimasto solo solo, allora s'è seduto e s'è messo a piangere, e sta ancora solo in un cantuccio e piange"