Continua il mio recupero di questo autore ma mi rendo conto che è quasi sempre mooolto pesante.
Anche questo romanzo è in linea con gli altri suoi malloppi. Devo però riconoscere che con passare degli anni un poco migliora: e sempre una lettura pallosa ma almeno ci sono buone storie e tieni duro per capire come andrà a finire.
La vicenda non è male: può non essere colpevole chi ha dichiarato più volte di esserlo? In più, cone di consuetudine per questo scrittore, s'intrecciano al giallo due ardenti vicende sentimentali: alla fine, udite udite, il maledetto mi ha anche fatto scappare una lacrima....
Quindi da leggere solo se avete diverso tempo da investire/perdere e volete un po' soffrire ;-)))
Alla faccia dell'errore! In questo racconto si descrive la vicissitudine di un individuo, dalle capacità intellettive compromesse, che ha passato dieci anni della propria vita nel braccio della morte, professando continuamente la propria innocenza. Si potrebbe aprire un dibattito sull'utilità della pena capitale in un paese progredito come gli Stati Uniti, ma tutti rimarrebbero ancorati alle proprie opinioni e nulla potrà cambiare. Per quanto riguarda il libro, devo dire che l'autore è eccellente; ogni personaggio viene presentato attraverso retrospezioni accurate, origini, famiglia e amori aggiungendo inoltre introspezioni che fanno comprendere le loro prese di posizioni in questa interminabile revisione del processo. E' un ottimo libro, scorrevole e dinamico e ben scritto.