Un romanzo alla deriva come i due protagonisti, Will e Hand, imbarcatisi in un improbabile viaggio intorno al mondo. Un amico morto in uncidente è il terzo compagno di viaggio, presente nei ricordi e in un lunghi flashback. Ironico e pervaso da una dolorosa malinconia, il romanzo di Dave Eggers è anche una riuscita metafora del rapporto tra gli Americani e il resto del mondo.
"Non sapevamo un bel niente. Le nostre lacune erano imprevedibili come crepe nell'asfalto di una strada. E anche se avevamo letto qualcosa, eravamo certi di qualcosa, non avremmo mai saputo la verità".
Fa male leggere un libro così. Fa male ai muscoli, alle viscere, agli occhi, al naso, alle sopracciglia, agli organi vitali.
Si tratta di un viaggio dettato dalle leggi del caso e dalla necessità di mantenersi in costante movimento, ma non c'è un solo passo compiuto dai due protagonisti, Hand e Will, intorno al globo, che non sia intriso di un dolore implacabile ed irrecuperabile. L'incipit fulminante e quelle due righe finali poi non lasciano alcuno scampo, neppure nei momenti apparentemente più rilassati della vicenda. L'elaborazione del lutto non è un processo facile per nessuno, ma quando se ne portano i segni visibili scolpiti sul volto come in questo caso è addirittura straziante attendere che tutto quel dolore si trasformi in cicatrice per poi, poco alla volta, svanire.
Questo libro mi ha devastato.
2 simpatici amici ,Will* e Hand** , decidono di partire,così, senza stare a fare troppi programmi...
(che poi sono i viaggi migliori)
a disposizione solo una settimana di tempo,
per uno strampalato viaggio(quasi)intorno al mondo.
Il loro è , piu' che altro ,un piombare a razzo in un posto,
per poi schizzare subito via,a prendere un altro aereo,
a macinare altri km in macchine a nolo,e così via...
L'idea di Will è semplice: muoversi di continuo ,
accelerare piu' che si puo',perché solo in questo modo gli pare possibile tentare di battere in velocita'(e lasciarsi alle spalle)il dolore straziante ,la rabbia e tutti i pensieri orrendi che lo torturano (incessantemente)da mesi.
* Will è uno dei parlatori piu' lenti che si possano incontrare,magari...ma con una testa,quando non è presa in prestito da chissachì,che saetta e turbina
** Hand è uno che è costantemente preda di una insaziabile curiosita',che gli fa estendere le sue vibratili antenne su ogni cosa,dalle scienze esatte alle donne sensibili e ingenue (capito,no?)
ps:Will ,tutto ammaccato (fuori e dentro)ispira continuamente tenerezza e un senso di protezione,e Hand(che tipo!)ispira anche lui,sì...quantomeno simpatiche domande:
Ma che razza di passo è -si puo' sapere? - il Passo del carrello della spesa?!
pps :e che viaggio mai sarebbe senza qualcuno a cui scrivere cartoline? Hahaha,eggia'...le cartoline :D
Quelle per le gemelline Mo e Thor sono assolutamente A-D-O-R-A-B-I-L-I !tipo questa:
Mo! Thor!
(Lo sapevate che in Scandinavia quando scrivono i saluti mettono sempre i punti esclamativi?Credo che sia vero,anche se è stato Hand a raccontarmelo. Vi ricordate di Hand?Quello che vi ha portato all'acquario e si è messo a litigare con la guida.)Ho un consiglio per voi due.Non è che voglio che lo seguiate veramente.Voglio semplicemente che lo ascoltiate,che lo conserviate anche a conti fatti,quando ormai non è piu' utile.Non datemi retta.I consigli raggiungono talmente di rado le persone a cui sono rivolti. Sono un po' come la spada nella roccia:li si lascia lì, e magari un giorno qualcuno li trovera' e sapra' che farsene.[etc etc etc]
Ok.Ora posso concludere lasciando anch'io la mia piccola spada nella roccia ?
Ecco:questo libro di Dave Eggers è da leggere!
(ma mica dovete darmi retta per forza,ci mancherebbe :D )