"Quando la vasca è piena, l'acqua esce di fuori. Bisogna cambiare vasca, che altre aspettano di essere riempite."

In questo libro ci sono tante cose che potrebbero essere riunite nella parola "umanità". Cose inevitabili, necessarie, semplici nella propria bellezza ma a volte anche nella propria miseria. C'è un uomo, il protagonista narratore, che osserva, che entra nelle vite degli altri con un coraggio che non riesce ad usare per la propria, per cercare di ammorbidire sofferenze, evitare ingiustizie, scoperchiare ipocrisie, dare consolazione, scoprire cose nascoste. Tutto col gioco delle coincidenze, che forse collegano i fatti della vita. E' un bel romanzo che va letto senza giudicare, senza pensare. Limitandosi ad esserci, a sentire, accogliere, accettare. Come nella vita.

Breve trattato sulle coincidenze è un autentico regalo. un romanzo poetico e profondo, capace di intrecciare il destino dei suoi personaggi con il filo invisibile delle coincidenze. Ambientato in un piccolo paese della Calabria, il libro segue le vicende di un anonimo postino che, con un gesto insolito e quasi magico, ormai perso, legge e riscrive le lettere che recapita, trasformandosi in un moderno demiurgo delle vite altrui.

Lo stile di Dara è raffinato e musicale, capace di evocare atmosfere suggestive e di restituire con vividezza la quotidianità di un paese del Sud, con le sue superstizioni, le sue abitudini e il suo senso del destino. La narrazione è costellata di frasi che risuonano come aforismi e riflessioni profonde sulla vita, sull’amore e sul tempo. Una delle citazioni più emblematiche recita:

“Forse le coincidenze sono solo le parole di un linguaggio che non sappiamo più leggere.”

Questa frase incarna perfettamente il cuore del romanzo: un’indagine delicata sul significato degli eventi che sembrano casuali ma che, a uno sguardo più attento, rivelano una trama sottile e nascosta.

La bellezza di questo libro risiede nella sua capacità di farci riflettere sul valore delle lettere, della scrittura e delle storie che ogni giorno si intrecciano intorno a noi. Il protagonista, con il suo gesto silenzioso di riscrittura, diventa quasi un angelo custode delle emozioni altrui, un poeta della vita quotidiana.

Breve trattato sulle coincidenze è un romanzo che incanta e commuove, una lettura consigliata a chi ama le storie in cui il destino si fa protagonista e in cui la bellezza si nasconde nei dettagli più piccoli e inaspettati.

basta con l'immagine della Calabria di 100 anni fa

Se un romanzo del 2014 inizia con la frase "Colajiuzzu fu buttato a terra dal suo ciuccio" non c'è alcuna possibilità che io legga la seconda frase. Io vivo in Calabria e sinceramente non ricordo quando ho visto l'ultimo ciuccio, forse da bambino....Insomma ne ho le palle piene di scrittori calabresi attaccati come pidocchi alle mutande tarlate della immancabile nonna, il paesello, il ciuccio, le olive.....e poi non ci incazziamo se Muccino nel pagatissimo spot commissionato dalla regione calabria ci descrive con le coppole stravaccati al bar (anche le coppole chi le vede mai!)