Sono da sempre affascinata dall'anarchia intesa come capacità dell'individuo di darsi delle regole autonomamente, senza nuocere a nessuno, senza che qualcun altro gliele imponga. Per questo motivo sono subito stata attratta dal titolo del libro, che in realtà è il titolo di uno dei tre racconti di cui è composto.

Il banchiere anarchico
Quest'uomo d'affari, un banchiere per l'appunto, spiega come sia possibile conciliare l'anarchia con il ruolo che ricopre. Il suo ragionamento è logico e non fa una piega. Sembra una contradictio in terminis ma le considerazioni del banchiere ti guidano conducendoti proprio dove lui ti vuole portare, facendoti anche credere che ciò potrebbe essere possibile.
Per quanto è stata una piacevole lettura, con un ragionamento impeccabile, rimango sempre propensa a pensare che banchieri e anarchia siano due cose diametralmente opposte.

Una cena molto originale
Un gruppo di amici facenti parte della Società gastronomica di Berlino si gode la vita mangiando, bevendo e facendo l'amore. Tutte considerate arti dalla società.
Il presidente, Wilhelm Prosit, una sera lancia una sfida: avrebbe offerto una cena insolita e invitava i partecipanti a scoprire quale era l'elemento inconsueto.
Nessuno dei commensali arriverà ad intuirlo e sarà proprio lui, Herr Prosit, a svelarlo.

Il furto nella Villa delle Vigne
Una sera del 1905 nella Villa delle Vigne alla presenza del padrone di casa, di suo figlio e di qualche altro ospite avviene un furto, cento titoli del Credito Estero Portoghese vengono rubati.
La polizia arresta la persona sbagliata ma un sagace dottore, con la sua accurata indagine e le sue avvedute deduzioni, scoprirà il colpevole.

Un eccentrico banchiere, una cena singolare ed un furto proficuo sono i temi attorno ai quali ruotano i tre racconti del libro. Tutti scritti molto bene ed esposti con estrema cura.
Come la maggior parte degli scritti di Pessoa, anche questo è stato pubblicato dopo la sua morte.
Lettura interessante ma non entusiasmante.

May 14, 2025, 12:13 PM
Piccoli, impagabili capolavori

La genialità di Pessoa riassunta da tre racconti che ne rappresentano efficacemente l'intelligenza e l'acuto spirito critico: tre impagabili tessere di un percorso letterario invidiabile nella sua lucidità.

Dec 5, 2011, 9:38 AM
Una non-recensione

Ho appena visto il film, non potevo che correre a prendere il libro. Il film mi ha colpita in tutto perché pur avendo sempre tralasciato volutamente la tematica dell'anarchia (non ho mai creduto che esista davvero, non in me e nemmeno in altri, la reputo umanamente/psicologicamente irrealizzabile) ambisco a una mia realizzazione personale, e avendo scelto studi artistici trasformo tutto sotto una lente estetica, la formazione del gusto e dei gusti è in tutto, la forza di criteri in movimento è in tutto, e negli ultimi tre anni - studi terminati - la necessità di lavorare mi ha portata ad accarezzare tutti i ragionamenti di quest'opera più o meno nel medesimo ordine... anarchia escludendo. Il filo del ribaltamento continuo del giudizio e dei criteri per trovare sempre coerenza in sé stessi è ben svolto in quest'opera.
Ho trovato molto della me degli ultimi due anni milanesi pre-covid nel film, nonostante non me ne freghi niente di diventare banchiera o manager o celebre ne tantomeno anarchica: tutte istanze che hanno semi dall'adolescenza ma nulla scade mai davvero nell'individualismo, nel nichilismo, ne in un relativismo assoluto e sfrenato; facendo propri conti, si capisce, ciascuno è unico.

Sep 17, 2020, 2:25 AM