Ho appena finito di leggere le ultime brevi biografie contenute nel libro “E non vissero per sempre felici e contente – 50 principesse fuori di fiaba” di Antonio Caprarica. E devo dire che, benchè conoscessi già l’autore e ne ammirassi già da tempo l’eleganza narrativa e l’eloquenza come giornalista ed opinionista televisivo, questo è stato uno di quei titoli che più mi hanno sorpreso. Inserito in wishlist dopo averlo appena sfiorato in libreria, quando – poche settimane fa, ho iniziato a leggerlo, già dalle prime pagine mi sono trovata tra le mani qualcosa di insolito e molto interessante. Da Boudicca ad Eleonora D’Aquitania, da Giovanna La Pazza a Maria La Sanguinaria, dalla Regina Vittoria ad Alexandra Fedorovna, passando per Wallis Simpson, Lady Diana e Sarah Ferguson, per approdare poi a Carolina di Monaco, Meghan Markle e l’imperatrice Masako, Caprarica ripercorre in poco più di duecento pagine le vite di cinquanta donne speciali: sicuramente perché sono state regine, principesse, duchesse o comunque vicinissime ai regnanti delle epoche in cui hanno vissuto, ma anche e soprattutto perché ognuna di loro ha combattuto in qualche modo una propria battaglia affrontando problemi e grandi difficoltà, spesso contro un destino crudele o avversità comunque insormontabili. Cinquanta donne molto diverse l’una dall’altra, a volte accomunate tra di loro da legami famigliari (vedi Grace Kelly e Carolina di Monaco, oppure l’ultima zarina di Russia e le sue figlie), ma più spesso da una buona dose di forza e coraggio. Tante storie, alcune più note di altre, ma tutte piacevoli da leggere grazie al consueto stile impeccabile di Caprarica, osservatore e conoscitore delle case reali europee (e non solo!) e fine divulgatore di tutto ciò che è legato ad una corona. Alla fine del libro, una bella sorpresa: la cinquantunesima biografia, di quella che probabilmente è la più amata di sempre: Elisabetta II d’Inghilterra, che viene presentata in modo diverso rispetto alle altre donne di cui Caprarica racconta in questo libro. Innanzitutto, perché alla fine Elisabetta è riuscita a realizzare i suoi sogni e i suoi propositi (ha sposato l’uomo di cui si era innamorata in tenera età, nonostante i genitori non appoggiassero il legame con Filippo di Grecia, vivendo insieme fino alla morte di lui, alla soglia dei 100 anni), ma soprattutto perché è riuscita a dedicare alla monarchia e al servizio del suo popolo tutta la sua lunga vita. Come scrive Caprarica, nel suo stile narrativo elegante e piacevolmente scorrevole, “l’ultima vera grande regina del nostro mondo sarà certo fiera di quel che ha fatto per il suo Paese e per la sua famiglia, sebbene spesso ripagata con dispiaceri e dolori. Ma si può star certi che è l’immagine del suo Filippo, il suo sguardo curioso e la risata contagiosa, che sino all’ultimo avrà continuato a farle battere forte il cuore”. Un libro annunciato come lettura per i più giovani, ma che in realtà non mancherà di affascinare anche gli adulti, che ameranno questo cammino nella storia, sulle tracce di grandi donne che hanno coraggiosamente affrontato le difficoltà che la vita ha riservato loro.