Scegliere un personaggio vissuto all'ombra di un fratello gigantesco produce due effetti: la possibilità di scrivere un romanzo storico, le cui fonti sono accurate e precise, e fornire un ritratto "di fantasia", ma libero. Il risultato è l'affascinante descrizione di una donna incredibilmente moderna, fuori dagli schemi della società del tempo, tale da risultare una simpatica e coraggiosa eroina, nonostante il carattere non facile.
Un'opera pervasa di musicalità, che ripercorre alcune delle più mirabili pagine mozartiane e le descrive con indubbia competenza. Ben scritto e curato fino all'ultima pagina.
Nella parte finale un'interessante osservazione sull'importanza e il rigore spesso sottovalutati delle "pause" in musica come nella vita.
Di questo libro trovo interessante soprattutto la trama.
La prima parte- che è poi è quella che preferisco- nel mio modo di sentire si associa ad una storia di violenza privata. Una storia comune ,se si vuole, di quelle che si consumano nelle nostre famiglie, probabilmente contro la volontà delle stesse persone che la mettono in atto per una sottomissione anche intellettuale a schemi di pensiero che vengono tramandati di generazione in generazione.
La protagonista della vicenda è Nannerl Mozarth la sorella del grande compositore anche lei geniale quanto e più del fratello, segnata dalla passione della musica. Così una vicenda privata e pure storicamente importante viene sottratta dall’oblio a cui l’ha condannata la morale borghese. Ne esce fuori un ritratto di donna ancora molto attuale ribelle e docile insieme, che sperimenta sulla propria pelle soprattutto l’abbandono del sogno che è anche peggio della condanna all’anonimato.
Mi sembra un’opera interessante, ancora un po’ acerba, con salti nello sviluppo della vicenda e nel registro stilistico.
Pure, con queste riserve, a me il libro è piaciuto. Credo che l’autrice potrà fornirci ancora forti emozioni e vada seguita da vicino.
Attraverso questo romanzo, rivolto ad un pubblico non solo musicale, l’autrice traccia un ritratto esemplare di Nannerl, la sorella maggiore di Mozart, a sua volta genio musicale.
L’amore della scrittrice per la musica trasuda da ogni pagina ed è anche il collante che unisce i due fratelli Mozart, malgrado le difficoltà della loro vita e il complesso rapporto col loro padre.
Non ascoltare le nostre inclinazioni, non seguirle con tutte le nostre forze, non dare ascolto alla parte più profonda del nostro cuore ci fa morire a poco a poco, come stava accadendo a Nannerl.
Proprio la musica può aiutarci in questo, per la sua capacità intrinseca di portare a galla i nostri sentimenti più profondi, le nostre emozioni, nel darci la forza per attuare i nostri progetti.
Attraverso le sue parole, l’autrice, ha reso giustizia alla protagonista, al suo grido nel silenzio.
Ha saputo, inoltre, collocarla magistralmente nel contesto storico, religioso, sociale dell’universo che ha attraversato.