Una raccolta di storie brevi che esplorano il mondo femminile con una sensibilità unica, propria dell'autrice. La condizione della donna viene affrontata con profondità emotiva e ricchezza psicologica, in un periodo in cui l'emancipazione e la solitudine femminile, non venivano discussi molto apertamente.

Il filo conduttore dei racconti è la solitudine, nelle sue molteplici sfaccettature come isolamento sociale, marginalizzazione, solitudine interiore o legata a scelte personali. Le donne che vengono descritte da Ada Negri sono forti ma, allo stesso tempo, vulnerabili, catapultate in un mondo in cui, troppo spesso, il loro valore viene sottovalutato. Le protagoniste combattono contro pregiudizi, vincoli culturali, e limiti autoimposti.

Ada Negri ci offre una rappresentazione empatica e articolata delle donne. I personaggi sono umanamente profondi, non stereotipati che affrontano questioni ancora oggi rilevanti, come il senso di isolamento e il bisogno di riconoscimento.

"Racconti di donne" è un'opera dove l'animo umano è analizzato con acutezza e sensibilità. Profondamente introspettivo riesce a parlarci, attraverso le sue storie, di solitudine ma anche di resilienza e forza interiore. Una raccolta che, pur risalendo a metà Novecento, è ancora sorprendentemente attuale.

Dec 10, 2024, 4:24 PM

54 pagine gradevolissime.
3.90€ per 4 racconti scritti sublimemente.
Una magnifica scoperta!

Dec 23, 2023, 9:55 AM
Libro di una sera, libro di una vita

Quattro magistrali racconti brevi di Ada Negri. Siamo nell'Italietta di fine '800 - primi del '900. Anche nella prospera Milano la povertà, se non proprio la miseria, è di casa, specialmente per le donne, e molto più per quelle che vivono sole. Non soltanto la miseria materiale ma soprattutto la privazione affettiva che proviene da un lavoro oscuro e sottopagato, da genitori senz'anima, dalla subordinazione al marito e ai figli.

Eppure proprio da circostanze come queste emerge con tanto maggiore forza la dignità offesa di queste donne che sanno trovare la strada di un riscatto comunque precario, qualche volta illusorio. C'è Raimonda prigioniera della disgrazia che l'ha sfigurata e le nega l'amore, che riesce a carpire un attimo di estasi nella più improbabile delle circostanze. C'è Maria Chiara ridotta a una larva di donna dal suo lavoro sfibrante e anonimo di impiegata postale, con due genitori incancreniti dall'avidità, che sfiora il suicidio e si salva per un intervento imprevisto. C'è Assunta, vecchia portinaia silenziosa che prepara indumenti caldi per i soldati al fronte, e trova la forza di superare la morte in combattimento di suo figlio prendendosi cura del nipotino rimasto a lei dopo la fuga di sua madre. C'è infine Feliciana, che nella vedovanza vede un sollievo perché se n'è andato il marito vanesio e sprecone che la mandava in rovina coi figli, i quali la emargineranno sempre più man mano che diventerà vecchia.

Quattro racconti che sono una parabola ascendente di bravura artistica e sensibilità umana. Folgorante "Nella nebbia", mentre "L'incontro" è un affresco assolutamente coinvolgente di una vita calpestata, tanto più offesa nel contrasto tra l'opulenza del centro e lo squallore della periferia, per arrivare a un lieto fine tanto improbabile quanto malinconico; "Mater admirabilis" si ha paura di sciuparlo con le parole, è un racconto struggente, dove la disumanità della guerra e la crudeltà della morte sono vissute attraverso la fatica oscura di una vecchia portinaia cui è rimasto solo il nipotino; "Il posto dei vecchi", infine, è un capolavoro perché qui Ada Negri descrive la parabola di una vita intera, da una giovinezza gagliarda che non si arrende fino al declino impotente di una vecchiaia trascurata dai figli (solo un ultimo barbaglio di bellezza accompagnerà la morte di Feliciana).

Co-protagonista di tutti questi racconti è la città di Milano, che Ada Negri probabilmente conosceva quanto Joyce conosceva Dublino. Milano con la sua nebbia deprimente, coi suoi casermoni, con il culto del lavoro che per le donne troppo spesso era fatica e niente altro. Sono racconti femminili ma non femministi. L'uomo è visto nei suoi difetti e nelle sue miserie (Feliciana ha addirittura *pregato* per la morte del marito che rovinava lei e i figli), ma la donna sente di avere bisogno di lui. Raimonda ha sete di essere amata, e così pure Maria Chiara che proprio nel più improbabile degli uomini trova la sua salvezza. Assunta ama il figlio e il nipotino con tutta se stessa, e Feliciana si batte come una leonessa per i figli che poi la tradiranno.

Libri di una sera, quelli della Alter Ego, ma qualcuno resta per tutta la vita, come questo.

Jan 5, 2022, 3:39 PM